Cronaca

‘Ndrangheta, omicidio Canale a Gallico: inflitti sette ergastoli. Condannati i due killer vibonesi

omicidio-canale-1

Nove condanne tra le quali sette ergastoli. E’ il verdetto emesso dal gup di Reggio Calabria Maria Rosaria Savaglio al termine del processo con rito abbreviato che ha fatto luce sull’omicidio di Giuseppe Canale, ritenuto il boss emergente della ‘ndrangheta di Gallico, alla periferia nord della città. Condannati i mandanti e gli esecutori materiali di un agguato compiuto in pieno giorno il 12 agosto del 2011. Accolta totalmente la richiesta formulata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo e dal pm Sara Amerio che hanno coordinato le indagini e rappresentato l’accusa in aula.

Due vibonesi condannati. Carcere a vita per  Antonino Crupi, Giuseppe Germanò, Filippo Giordano, Sergio Iannò, Domenico Marcianò, Salvatore Callea e il vibonese Cristian Loielo 29 anni di Gerocarne, ritenuto uno dei due esecutori materiali dell’omicidio. L’altro, è il collaboratori di giustizia, Nicola Figliuzzi, 28 anni di Sant’Angelo di Gerocarne, al quale il gup ha inflitto una condanna a 17 anni e quattro mesi. Diego Zappia, anche lui collaboratore di giustizia, è stato infine condannato a 15 anni e quattro mesi. Il processo era scaturito dalle indagini dei carabinieri a seguito dell’agguato mortale contro Giuseppe Canale ad opera dei killer vibonesi Nicola Figliuzzi e Cristian Loielo, assoldati per poche centinaia di euro dal gruppo dei condannati legati alla cosca “Chirico-Condello”, perché ritenuto responsabile dell’omicidio del boss Domenico Chirico, suocero di Domenico Marcianò, boss della ‘ndrangheta della Vallata del Gallico, assassinato il 20 settembre 2010 per motivi di supremazia mafiosa mentre si recava in un cantiere edile.

Guerra di mafia. Il gup Savaglio, inoltre, ha individuato in Sergio Iannò, Filippo Giordano e Antonino Crupi i mandanti dell’omicidio Canale, provvedendo a procurare i killer esterni all’ambiente criminale di Reggio Calabria, e fornendo loro appoggio logistico. Il territorio di Gallico, negli ultimi anni, dopo l’assassinio di Domenico ‘Mimmo Chiricò, era diventato terreno di scontro armato tra opposte fazioni per assicurarsi il predominio mafioso e degli affari illeciti. Nei giorni scorsi la Squadra Mobile di Reggio Calabria, diretta dal vicequestore Francesco Rattà, aveva disarticolato un’organizzazione facente capo alle “famiglie Chindemi-Pellicano’-Bilardi”, che avrebbe conteso l’egemonia ai rivali del clan “Chirico-Condello”.

I killer vibonesi. Il commando era dunque composto da Nicola Figliuzzi e Cristian Loielo, già ampiamente noti considerato che i loro nomi erano finiti in alcune inchieste giudiziarie della Dda di Catanzaro. Più di recente sono stati coinvolti nella faida tra la famiglia Patania di Stefanaconi e il gruppo dei Piscopisani. A dare il colpo di grazie a Canale è stato proprio Figliuzzi, ripreso tra l’altro dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Il 28enne è oggi un collaboratore di giustizia e agli inquirenti ha raccontato tutti i dettagli dell’omicidio.

Il collegio difensivo. Ora la palla passa alle difese per le arringhe che precederanno la camera di consiglio ed il verdetto. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Luca Cianforoni, Antonia Nicolini, Pasquale Foti, Davide Barillà, Francesco Calabrese, Francesco Capria, Emilia Vera, Angelo Di Palermo, Giuseppe Alvaro, Antonio Mangò, Giuseppe Tripepi, Albina Nucera.

LEGGI QUI | ‘Ndrangheta, luce sull’omicidio Canale:  presi i mandanti dell’agguato compiuto dai killer vibonesi

LEGGI QUI | ‘Ndrangheta,omicidio Canale e lo scambio di killer tra i clan reggini e vibonesi (VIDEO)

LEGGI QUI | Il killer pentito vibonese Nicola Figliuzzi racconta: “Così hanno organizzato l’agguato a Canale”

LEGGI QUI | ‘Ndrangheta, killer vibonesi per ammazzare Canale. Ecco come lo hanno ucciso (FOTO-VIDEO)

LEGGI  QUI | ‘Ndrangheta, omicidio Canale a Gallico: chiesti 14 anni di carcere per il pentito vibonese Figliuzzi