Politica

Pizzo, Cristina Mazzei rimette le deleghe ma resta “leale” al sindaco Gianluca Callipo. I M5S: “Assente da anni”

L'ex assessore comunale alla Cultura e al Commercio ribadisce la propria permanenza nel gruppo di maggioranza e rompe definitivamente con Sinistra Italiana

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Un “tira e molla” durato diversi mesi ma alla fine le dimissioni dell’assessore alla Cultura del Comune di Pizzo, Cristina Mazzei, sono arrivate. Un’amministratrice, la Mazzei, finita in due occasioni nell’occhio del ciclone. Una prima volta quando l’opposizione ha fatto notare che, per motivi di lavoro, la nostra è stata costretta a trasferirsi fuori regione e quindi invece di cedere le deleghe a ella assegnate le continuava a gestire da lontano. Poi qualche mese fa, allorché dopo la decisione del sindaco napitino Gianluca Callipo di appoggiare un’eventuale candidatura del forzista Mario Occhiuto alla presidenza della giunta regionale, Sinistra Italiana, di cui la Mazzei era espressione, deliberò per la fuoriuscita dalla maggioranza la cui essenza politica è stata snaturata dal passaggio, nei fatti, del primo cittadino al centrodestra. Alla richiesta di farsi da parte avanzata dal suo partito la “compagna dissidente” opponeva un netto rifiuto e rimaneva al suo posto. Almeno fino all’altro giorno quando ha depositato le dimissioni per motivi personali, ribadendo, comunque, la sua lealtà all’amministrazione Callipo e conservando il suo seggio da consigliere comunale.

L’attacco. Una decisione “ambigua” che ha scatenato la dura presa di posizione del Movimento Cinque Stelle. “L ‘assessore alla Cultura e Commercio ha rimesso – scrivono i pentastellati in una nota – la delega nelle mani del sindaco. Una telenovela che sembrava non volesse finire infatti la nostra città si è trovata senza un assessore alla Cultura per ben due anni . In questi due anni non solo ha dimostrato di non avere un minimo di etica che in politica dovrebbe essere la base , ma anche rispetto nei confronti di quei 500 cittadini che hanno riposto la fiducia nella sua persona alle elezioni amministrative del 2017. Tutto questo grazie anche alla compiacenza di un’amministrazione comunale che non ha voluto prendere atto della situazione vergognosa che si era creata chiedendo un passo indietro. Un’amministrazione seria si sarebbe distinta in questo ma definirli tali sarebbe un offesa a tutti noi cittadini”.

E ancora: “Tutto sommato in questi sette anni di assessorato non abbiamo visto un grande cambiamento della nostra città anzi tutt’altro. Se non fosse stato per le Associazioni culturali presenti sul nostro territorio, che organizzano eventi di livello nazionale, dove ricordiamo la stessa non presenziava perché fuori sede e se non fosse per i commercianti che tengono vivo il nostro paese dalla Marinella alla Marina passando dalla Via Nazionale, ci sarebbe stato il nulla. Pensandoci, quindi, anche se fosse stata presente, non avrebbe fatto alcuna differenza”.

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