Un detenuto ristretto nel circuito di media sicurezza della casa circondariale di Cosenza ha aggredito, nel pomeriggio di ieri, un assistente capo della Polizia penitenziaria, sferrandogli un pugno in faccia e spegnendogli anche una sigaretta sul volto”. Lo rende noto il sindacato Sappe
“Il reparto di Polizia penitenziaria della casa circondariale di Cosenza – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Damiano Bellucci, segretario nazionale – soffre una consistente carenza di personale che si ripercuote nell’organizzazione dei servizi e nella gestione dell’intera struttura, atteso che le unità mancanti, rispetto all’organico previsto per tutti i ruoli di 169 unità, sono oltre 30. Mentre, per quanto riguarda i detenuti, al 30 aprile scorso, nel carcere cosentino, ne erano ristretti 260, di cui 54 stranieri, su una capienza di 218 posti.
Nell’esprimere solidarietà e vicinanza al collega che ha subito l’aggressione e che è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso cittadino, chiediamo che l’Amministrazione assuma idonee iniziative per risolvere le problematiche del personale del Corpo in servizio a Cosenza e più in generale per fronteggiare le continue aggressioni a danno del personale della polizia penitenziaria. Chiediamo altresì adeguati e severi provvedimenti nei confronti del detenuto – concludono i due sindacalisti – oltre all’immediato trasferimento in altra struttura”.