Cronaca

Il nuovo questore di Vibo si presenta: “Massima determinazione contro la criminalità” (VIDEO)

Si è ufficialmente insediato Annino Gargano, 54 anni di Amalfi. Toccherà a lui guidare la Questura vibonese dopo il trasferimento di Andrea Grassi. Alle spalle ha un curriculum di spessore

Senza un prefetto, senza un procuratore e senza un sindaco, Vibo prova a ripartire dal nuovo questore. L’uomo scelto da Franco Gabrielli per sostituire Andrea Grassi arriva direttamente da Roma. E’ un campano e ha alle spalle un curriculum prestigioso come il suo predecessore. Si chiama Annino Gargano, ha 54 anni e nel recente passato ha diretto prima la Squadra Mobile di Genova e poi quella di Bari.

La maledizione di Vibo. “Sono originario di Amalfi e spero di portare a Vibo almeno il sole”. La battuta è azzeccata vista la maledizione che sembra essere piombata all’improvviso su una città costretta a condividere il prefetto con Catanzaro, senza procuratore da mesi dopo la morte di Bruno Giordano, con un commissario prefettizio che in solitudine sta ripristinando la legalità in un Comune nel quale l’abusivismo era cosa normale e con un questore costretto per cause di forza maggiore a lasciare l’incarico nonostante il grande lavoro prodotto sul fronte della repressione e della prevenzione. Annino Gargano va a sostituire Andrea Grassi in una giornata di pioggia, uggiosa e piena di nuvole. Toccherà a lui riportare il sole in una città che si appresta a scegliere il nuovo sindaco che dovrà amministrarla e in una provincia ad alta densità mafiosa.

Linee guida. Al fianco dei funzionari Livio Petralia e Marcella Mazzeo, il nuovo questore di Vibo ha subito espresso i sentimenti di “riconoscenza e gratitudine” nei confronti del capo della polizia Franco Gabrielli, di “vicinanza” ai cittadini e di “determinazione” sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata e non. Ha ribadito di voler proseguendo ed intensificare il lavoro avviato dalla Questura nel recente passato sulla scia dei “grandi risultati raggiunti” con quella che ha definito la “squadra istituzionale che si trova a guidare il territorio: dal prefetto Ferrandino all’autorità giudiziaria fino agli uomini e le donne della polizia”. Ben chiari gli obiettivi da conseguire: contrasto alla ‘ndrangheta da una parte, sicurezza dei cittadini dall’altra. Lotta al crimine organizzato ma anche prevenzione e repressione dei reati più comuni. In agenda una serie di incontri che lo porteranno a conoscere meglio gli altri “attori” istituzionali. Da Vibo fino a Catanzaro dove ad attenderlo c’è Nicola Gratteri, punta di diamante del contrasto alla ‘ndrangheta e quell’aria grigia che tiene in ostaggio Vibo e il Vibonese.
Gargano ripartirà da Vibo al culmine di una carriera iniziata nel 1985 e sviluppatasi in giro per l’Italia: da Parma a Viareggio, da Lucca a Lecce, da Genova a Bari. Un’esperienza a tutto tondo, sempre in prima linea nel contrasto alla Sacra Corona Unita, ai clan in guerra nel Barese, alla mafia del Gargano ma anche a quella più subdola della ‘ndrangheta infiltrata in Liguria dove le sue indagini hanno portato all’arresto di un sindaco e allo scioglimento del Consiglio comunale di Lavagna.

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