Fine dei giochi. Serviva una grande impresa per passare il turno. E per centrarla, serviva anche un pizzico di coraggio. La Reggina invece se la fa sotto dalla paura ed esce dal “Massimino” con le ossa rotte. Il Catania vince addirittura per 4 a 1 e conquista il passaggio alla fase nazionale dei play off. Il sogno della Reggina invece si infrange sul più bello.
L’approccio alla partita non è dei migliori. Gli amaranto concedono il pallino del gioco ai rossazzurri, che al 17′ sono già in vantaggio. La firma è dell’ex Sarno, che si beve tutta la difesa amaranto e batte Confente. Il gol scuote finalmente la Reggina, che ci mette due minuti appena per riacciuffare il pareggio con Salandria, abile a sfruttare una dormita della difesa rossazzurra. La Reggina adesso ci crede e prova a mettere paura agli etnei con Bellomo e Strambelli. Ma la beffa è dietro l’angolo e si materializza al 36′ quando il Catania trova il gol del nuovo vantaggio, grazie ad una deviazione di Gasparetto.
Nella ripresa Cevoli si gioca il tutto per tutto e inserisce Baclet, ma ormai è troppo tardi per ribaltare il risultato, nonostante un tentativo del solito Strambelli. E in contropiede il Catania dilaga. Prima è Di Piazza a siglare il gol del 3 a 1, sfruttando le ampie praterie che la Reggina adesso concede, poi, nel finale tocca al solito Marotta calare il poker al termine di un’azione da manuale. Al “Massimino” finisce 4 a 1. La vendetta rossazzurra è servita. Per il Catania il sogno serie B continua.