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Bomba ecologica al fiume Angitola: i rifiuti della discarica rischiano di finire in mare (VIDEO)

Appello del Wwf per scongiurare un grave pericolo per l'ecosistema. Chiamato in causa anche il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo

Nonostante siano trascorsi oltre vent’anni dalla sua chiusura, la discarica alla foce del Fiume Angitola continua a fare paura. Tonnellate e tonnellate di rifiuti urbani scaricati per decenni giacciono sotto una coltre di terreno, senza che in tutto questo lungo lasso di tempo si sia mai avviata la necessaria opera di bonifica per scongiurare quello che in questi giorni si sta palesando come un gravissimo pericolo per l’ecosistema marino e tale da arrecare un danno incalcolabile all’economia turistica del paese.

A denunciare questa bomba ecologica è Pino Paolillo del Wwf.

“Già da tempo – scrive Paolillo – il fiume Angitola, per come segnalato da gestori di lidi giustamente preoccupati per la situazione che si è venuta a creare, sta lentamente erodendo la base dalla grande discarica, con il conseguente trasporto in mare di parte del pattume precedentemente accumulato, in prevalenza plastica di ogni tipo e dimensione. La inusuale quantità di pioggia caduta in questi giorni non ha fatto altro che accentuare il grave fenomeno: un ulteriore campanello di allarme per conseguenze ancora più pesanti se non si interverrà in tempo. La stagione balneare è infatti ormai alle porte e la foce del fiume in questi ultimi mesi si è spostata parecchio verso Sud, in direzione del quartiere Marinella. Non voglio neppure immaginare cosa potrebbe accadere se si verificasse un altro evento alluvionale come quello del quattro ottobre scorso, né l’avvicinarsi della stagione estiva può rassicurarci, almeno temporaneamente, visto e considerato che l’alluvione di Vibo del 2006 che portò morte e distruzione, avvenne proprio nel bel mezzo dell’estate. Il mutamento climatico connesso all’effetto serra, con i conseguenti fenomeni meteorologici estremi che proprio in questi giorni stanno sconvolgendo una parte dell’Italia, rappresenta ormai un’evidenza scientifica e non un’invenzione di ambientalisti catastrofisti”.

Da qui l’appello al sindaco Gianluca Callipo e alla Capitaneria di Porto affinché “adottino, ciascuno secondo le proprie competenze e con l’urgenza che il caso richiede, tutte le iniziative ritenute più opportune per evitare che il nostro mare si riempia di plastica e spazzatura. Proprio nel momento in cui giungono segnali incoraggianti per una maggiore coscienza ambientalista e la percezione del pericolo rappresentato dalla plastica in mare diventa sempre più forte, non possiamo permettere che, oltre a quella già esistente, si aggiunga il carico della vecchia discarica dell’Angitola. Sarebbe una sconfitta per tutti e un vero oltraggio al mare”.

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