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Il Giro d’Italia è finalmente pronto a partire

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Per la gioia di tutti gli appassionati di ciclismo e dello sport, sta finalmente per prendere il via l’edizione numero 102 del Giro d’Italia. Come ogni anno, le polemiche non sono mancate e, mentre negli anni passati a far discutere era stata la decisione degli organizzatori di far iniziare la corsa al di fuori dei confini nazionali, quest’anno a far parlare è stata la circostanza che vede Sud Italia ed Isole praticamente tagliate fuori dalla Corsa Rosa. Come è sempre avvenuto, tuttavia, ben presto le polemiche e le perplessità lasceranno spazio allo spettacolo che, siamo sicuri, anche in questa edizione non tarderà ad arrivare. Già a partire dalla cronometro individuale di Bologna, infatti, le 22 squadre in corsa e tutti i 218 ciclisti in gara si daranno battaglia senza esclusione di colpi nel tentativo di ritagliarsi un posto nella leggenda.

I favoriti alla vittoria del Giro più bello del mondo

Nonostante il Tour de France sia ormai un brand conosciuto in tutto il mondo e sia capace di generare un indotto economico nettamente superiore rispetto a quello del Giro, secondo la stragrande maggioranza dei ciclisti il Giro d’Italia è la corsa a tappe più bella e più dura del mondo. Il Giro esercita da sempre un fascino particolare su tutti gli appassionati di ciclismo, sia per lo spettacolo garantito dalla conformazione orografica del nostro territorio che per la sconfinata bellezza naturalistica e paesaggistica della Penisola. Anche in questa edizione la bellezza la farà da padrona e, considerato che le tappe di alta montagna saranno numerose, siamo certi che anche quest’anno alla fine riuscirà a spuntarla chi si dimostrerà il più forte in salita. Data l’assenza di Chris Froome, vincitore della passata edizione e dominatore delle ultime edizioni del Tour de France, il favorito assoluto all’8 di maggio secondo Betway, a quota 3,50, è l’olandese Tom Domoulin, secondo al traguardo l’anno scorso e che tanto bene sta facendo in tutti i grandi giri. Alle sue spalle, rispettivamente a quota 4,00 e 6,00 ci sono il britannico Simon Yates e l’italiano Vincenzo Nibali. Il siciliano ha iniziato alla grande questa stagione ed ha già dimostrato di avere la “gamba” giusta per sognare in grande. Nonostante, come dichiarato in una recente intervista, la superstizione imponga a Nibali di evitare di sbilanciarsi e di fare dei pronostici, lo Squalo si presenta al via del Giro d’Italia con un unico grande obiettivo: tornare a vincere.

Le ambizione degli italiani in gara

Se andiamo ad analizzare nel dettaglio le classifiche finali e le vittorie di tappa delle ultime edizioni dei grandi giri, emerge un dato che impone una riflessione e che preoccupa non poco ai fini della valutazione del futuro del nostro movimento ciclistico. Fatta eccezione per Vincenzo Nibali che comunque non è più un giovanotto, e per alcune stagioni passate di Fabio Aru, l’Italia si è dimostrata incapace di offrire al ciclismo mondiale dei corridori che potessero presentarsi ad un grande giro per vincerlo. Aru, che negli anni passati sembrava dover raccogliere l’eredità di Nibali ed era riuscito a vincere anche una Vuelta a España, negli ultimi anni sta pagando sia delle scelte che non hanno pagato i dividendi sperati che i troppi infortuni che ne stanno condizionando la carriera. Alle spalle dello “Squalo dello Stretto” e del “Cavaliere dei Quattro Mori”, almeno sino ad oggi c’è il vuoto. Vuoto che potrebbe essere colmato se Davide Formolo dovesse riuscire a confermare quanto di buono fatto vedere nella passata edizione del Giro, nonché in questa prima parte di stagione con il secondo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi. Al momento, infatti, il ciclismo italiano sembra stia riuscendo a sfornare solo ottimi ciclisti da grandi classiche o da corse di un giorno e la speranza è che quanto prima possano riuscire a rendere ad alti livelli anche nei grandi giri. Alberto Bettiol, reduce dalla vittoria nelle Fiandre, Davide Formolo, Diego Ulissi, Elia Viviani sono solo alcuni dei nostri connazionali che approcciano al Giro con la speranza di conquistare almeno una tappa e di ritagliarsi un posticino nella storia della “Corsa Rosa” e chissà che non possano riuscire nel loro intento. Manca ormai un giorno all’inizio della 102esima edizione del Giro d’Italia gli appassionati non vedono l’ora di godere dello spettacolo che i loro beniamini sono pronti a mettere in scena. Non ci resta che sperare che per il nostro ciclismo le gioie possano essere tante e che alla fine a trionfare sia un azzurro.