Politica

Saluto romano al pronipote di Mussolini, bufera nazionale su Maria Limardo: “Solo una goliardata”

Montano le polemiche per quanto sarebbe avvenuto nella mattinata di ieri nella sede vibonese di Fratelli d'Italia. Il commento di Enrico Mentana: "Nostalgia canaglia"

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Bufera nazionale sul candidato a sindaco del centrodestra a Vibo Valentia, Maria Limardo. Secondo quanto scrive il Quotidiano del Sud avrebbe fatto il saluto romano in due occasioni nel corso della presentazione della candidatura alle Europee di Caio Giulio Cesare Mussolini, nipote del Duce. Un gesto che il candidato sindaco ha dapprima definito “goliardico” per poi smentire attraverso un comunicato diramato dal suo ufficio stampa. “Io non ho fatto nessun saluto romano. Smentisco categoricamente la ricostruzione fatta, ho solo salutato i presenti come gli stessi possono testimoniare”. Prima che il caso montasse oltrepassando i confini regionali, aveva dichiarato testualmente: “È nota la mia appartenenza alla destra sociale, la mia storia politica. Mia nonna è stata segretaria del Fascio”. La Limardo ha quindi rivendicato quella che è una “tradizione” di famiglia per poi chiarire: “Sono saldamente ancorata ai valori della democrazia. Nei miei confronti attacchi strumentali, ai quali non intendo dare seguito”.

Tutto è accaduto a pochi giorni dal 25 aprile nel corso di un’iniziativa pubblica organizzata nella sede vibonese di Fratelli d’Italia, in pieno centro cittadino. Maria Limardo, ex consigliere comunale di An, poi passata a Futuro e Libertà, quindi candidata alla Regione con il Pdl nel 2010, oggi punta a diventare il primo sindaco della città con una coalizione composita formata Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega con Salvini, ex Pd e Udc.

La notizia ha avuto un risalto nazionale. Enrico Mentana ha twittato sul suo profilo: “Nostalgia canaglia” commentando in modo ironico ciò che è avvenuto. Inevitabili le polemiche. Sul piede di guerra il Pd, che con il consigliere regionale Pd, Michele Mirabello sottolinea “a chi ha dipinto e descritto la candidatura della Limardo come una novità politica per la città, lei stessa risponde vantando un pedigree fascista poco invidiabile”. Il fatto, verificatosi nell’imminenza del 25 aprile, non ha lasciato indifferente l’Anpi che ha bocciato la “goliardata” come uno dei “piccoli gesti nostalgici della barbarie” che costituisce “un insulto alla democrazia”. Sulla stessa lunghezza d’onda la parlamentare europea del M5S Laura Ferrara: «Non si può minimizzare – ha stigmatizzato – il saluto fascista del candidato a sindaco di Vibo al candidato alle elezioni europee».

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