Cultura & spettacolo

PASQUA 2019 | Le Vare e le musiche di Amedeo Vella, vibonese d’adozione

La marcia che accompagna le processioni a Vibo Valentia, è un autentico capolavoro di un musicista che in pochi conoscono

vare.jpg

Le sue note sono state rese famose da due grandi film: Pane, amore e… di Vittorio De Sica e Amarcord di Federico Fellini, addirittura hanno risuonato al funerale di Vittorio Emanuele II, re d’Italia, il 9 gennaio 1878. La marcia che accompagna le processioni delle Vare e della Addolorata a Vibo Valentia, quella più suonata in tutte le processioni dei misteri in Italia, è “Una lagrima sulla tomba di mia madre”, autentico capolavoro di un musicista che in pochi conoscono e sanno avere un legame forte con l’antica Monteleone.

La biografia. Il compositore in questione è Amedeo Patrizio Vella, nato a Naro, in provincia di Agrigento, il 28 agosto 1839. Da un registro della popolazione di Naro della seconda metà dell’Ottocento si rileva che la famiglia del padre Calogero, di professione musicante, era composta da Giustina, figlia, da Amedeo Patrizio, figlio, di professione musicante, e da Alfonso, figlio ed anch’egli musicante militare. La madre Giuseppa, risulta deceduta il 17 luglio 1850 all’età di 40 anni, quando Amedeo aveva ancora 11 anni.

Il matrimonio. Secondo molti fu proprio a quell’età che il Vella scrisse la struggente marcia funebre che conosciamo. Dunque, compositore precocissimo, Vella si sposa con Nazarena Pulerà da cui ha quattro figli: Gesualdo, Giuseppina, Matilde ed Irene. Presta servizio militare nel 54° Fanteria, partecipando alle campagne di guerra del 1860 e del 1866 e meritandosi due medaglie al valore. Diventa capomusica di banda militare, fin quando si trasferisce a Monteleone (Vibo Valentia) per insegnare nell’orfanotrofio ospitato nell’antico convento domenicano. A Monteleone si spegne il 5 luglio 1923 e qui, nella città che aveva scelto come sua seconda patria, viene sepolto. Nel cimitero cittadinosi trova ancora la sua tomba.  La vita, la famiglia, l’arte e la professione di Amedeo Vella confluiscono quindi a Vibo Valentia. E’ maestro di musica anche presso il Convitto Nazionale Filangieri e direttore del complesso bandistico degli allievi che lo frequentano. Era abbastanza naturale quindi che il Vella insegnasse ai suoi allievi a suonare, dirigendole, le proprie composizioni, compresa Una lagrima sulla tomba di mia madre, per poi inserirle nella scaletta di esecuzione sia durante i riti della settimana santa che in occasione di funerali pubblici o privati che ancora oggi nel vibonese si avvalgono della presenza della banda musicale.

Le melodie. Dai suoni verdiani accattivanti, con fasi melodiche e crescenti che spaziano tra la commozione e la drammaticità, lo spartito capolavoro di Vella passa nelle mani dei capimusica di tutto il territorio vibonese e poi nazionale, costituendo il punto di forza nelle esecuzioni di ogni complesso bandistico nei momenti salienti delle manifestazioni della Settimana Santa. A Trapani è chiamata “A Vella” e connota in maniera decisa i Misteri. Il segreto del successo, a parte lo struggente sentimento che regala all’ascolto, sta forse nel fatto che a musica ha un crescendo che dai clarinetti conduce ai baritoni e alle trombe, producendo un ritmo che sembra adattarsi al dondolio dei “portatori” delle statue processionali. Ascoltatela con maggiore attenzione domani, venerdì di Pasqua, in occasione delle processioni delle Vare nel pomeriggio, e la sera, soprattutto, quando accompagna per le strade del centro storico vibonese l’Addolorata alla ricerca del Figlio ormai morto.

Più informazioni