Cronaca

Da cyberbullismo a cyberfaida, così la scuola Don Bosco e i carabinieri di Vibo insegnano la legalità

La scuola e l’Arma dei carabinieri camminano a braccetto a Vibo Valentia per diffondere la cultura della legalità. Lungo questo solco, nella mattinata di ieri, gli allievi dell’istituto comprensivo “Don Bosco” di Vibo Valentia, guidato dalla dirigente scolastica Domenica Cacciatore, hanno messo in scena una rappresentazione teatrale sul tema più ampio della legalità a 360 gradi. Gli studenti hanno portato sulla scena un dialogo tratto da “Pinocchio”, la storia di Carlo Collodi, che mette in stretta connessione legalità ed educazione al rispetto delle regole sin dall’età preadolescenziale. Un’iniziativa avviata all’indomani di un caso di cyberbullismo ribattezzato come cyberfaida dai militari dell’Arma. Una vicenda brillantemente risolta dalla scuola. “Bisogna instillare negli studenti sin da piccoli – ha dichiarato la dirigente Domenica Cacciatore – i concetti di rispetto e senso del dovere”.

La rappresentazione è arrivata a conclusione quindi di un percorso che ha visto i piccoli avviato con la collaborazione dell’Arma dei carabinieri, di concerto con il comandante della Compagnia Gianfranco Pino. Alla manifestazione hanno preso parte anche il generale Vincenzo Paticchio, comandante della Legione Carabinieri Calabria, il comandante provinciale Gianfilippo Magro, il tenente colonnello Luca Romano. Presenti, inoltre, il questore Andrea Grassi, il viceprefetto Eugenio Pitaro, il commissario straordinario del Comune di Vibo Valentia Giuseppe Guetta, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Roberto Prosperi, il procuratore della repubblica facente funzioni Filomena Aliberti.

La cerimonia è giunta all’indomani dei funerali del maresciallo Vincenzo Di Gennaro, ucciso da un pregiudicato in Puglia ed ha consentito di omaggiare il lavoro quotidiano dei carabinieri in un territorio difficile come quello vibonese. Un percorso che i militari dell’Arma hanno gradito non poco, considerata la sensibilità verso l’educazione all’etica ed alla legalità nelle scuole. Non a caso sono state le conferenze tenute nelle scuole dai carabinieri nella provincia di Vibo Valentia. E ieri il comandante Paticchio ha tenuto a sottolineare come “la nostra presenza – ha precisato – voglia testimoniare il calore e l’affetto che ogni giorno l’Arma riceve dai cittadini. Ma l’aspetto fondamentale – ha precisato – è ricordare a noi adulti che siamo stati bambini e che abbiamo tanto da imparare da loro. La città è sempre stata vicina all’Arma – ha sottolineato il Comandante della Legione Carabinieri Calabria – e la rosa ricevuta da un anonimo è stata la manifestazione di questo sentimento. Ringrazio quindi la persona sconosciuta che sicuramente per pudore non ha voluto rivelare la propria identità. Il nostro compito è di vivere il territorio nella sua realtà attraverso le necessità della gente, dando vicinanza e sostegno ai cittadini. E’ la semplicità che deve contraddistinguere l’Arma dei carabinieri Calabria impegnata, generosa, fatta di seri professionisti che danno il loro meglio nel quotidiano”.

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