Cultura & spettacolo

Quel tragico 12 aprile 1943, il bombardamento aereo che distrusse Vibo Marina

Le potenti bombe sganciate dagli aerei colpirono punti strategici di Vibo Marina quali il porto e la stazione ferroviaria: tanti feriti e dieci giovani vittime

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Una Comunità che vuol ricordare gli avvenimenti più significativi della sua storia, anche quelli che lasciano ferite profonde nel luogo e nei cuori. Come ogni anno vuol riaprire il cassetto della memoria per ricordare il bombardamento aereo di Vibo Marina del 12 aprile 1943; una pagina di storia importante per la grande cittadina marittima-portuale che va raccontata ai nostri ragazzi; un’occasione oggi ancora utile per riflettere sul tema della guerra meno lontana di quanto si pensi, sul dialogo tra cittadini e varie culture da perseguire sempre al meglio anche localmente, sull’integrazione non solo nelle scuole e sulla pace da costruire giorno dopo giorno guardando alla dignità della persona ed al bene comune.

Tragica giornata. Anche quest’anno la Pro Loco, in occasione del 76° anniversario, rammenta quella tragica giornata del 1943; quando le potenti bombe sganciate dagli aerei colpirono punti strategici di Vibo Marina quali il porto e la stazione ferroviaria presidiata dai militari le cui perdite non furono rese mai note; si abbatterono ancor più sull’inerme piccolo campo sportivo all’epoca adiacente alla scuola “Presterà” oggi nota come pinetina “12 aprile 1943” che ci si augura venga sempre ben curata dai cittadini e dal Comune. Distrussero all’improvviso in un attimo le fragili abitazioni vicine, provocando tanti feriti e 10 giovani vittime tra la popolazione civile: Annunziata Corso (anni 7) e le sorelline Rosaria e Lucia De Lorenzo (5 e 11 anni) che giocavano nel campo, Giovanna Lenza studentessa ginnasiale (14 anni), Rosina Sacco da poco sposata (anni 29), della famiglia Neri perdeva la vita la mamma Mariantonia Romano (33 anni) insieme ai suoi 4 figli Nicolina (10 anni), Vincenzo (7 anni), Anna (3 anni) e Franca (appena 7 mesi).

Ricordare per non dimenticare. Ogni anno i ragazzi della Scuola Presterà hanno commemorato questa giornata, riflettendo insieme agli insegnanti sulla targa in marmo posta sul muro della stessa Scuola – collocata dai cittadini nel 1993 a ricordo di quell’evento- ed ove si legge “La morte di giovani innocenti sia per tutti seme di pace”.
Quest’anno, però, la Scuola elementare “Presterà” è da alcuni mesi chiusa; incomprensibilmente non sono stati ancora avviati i lavori di manutenzione di questo edificio, costruito da Zanotti Bianco negli anni ’30, tra i più rappresentativi di una Vibo Marina che vuol dignitosamente crescere e non dimenticare.

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