Carta d’identità dei minori, torna la dicitura “padre” e “madre”

Viminale: via "genitore 1" e "genitore 2", si torna al passato. Decreto voluto da Salvini, alleati di M5s contrari. Parere negativo anche del Garante della Privacy

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Sulla carta d’identità dei minorenni torna la dicitura “padre” e “madre”, al posto di “genitori”. Il provvedimento, voluto dal Viminale, è stato ufficializzato con la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale.

La modifica alla norma del 23 dicembre 2015 era un impegno preso a cuore dal ministro Salvini, il quale lo scorso novembre aveva annunciato la sua battaglia“in difesa della famiglia naturale”. Il leader della Lega disse: “Mi è stato segnalato che sul sito del ministero dell’Interno, sui moduli per la carta d’identità elettronica c’erano ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’. Ho fatto subito modificare il sito ripristinando la definizione ‘madre’ e ‘padre'”, escludendo di fatto così i genitori dello stesso sesso.

Il provvedimento è stato firmato il 31 gennaio scorso dal ministero dell’Interno, da quello della Pubblica Amministrazione e da quello dell’Economia, nonostante il parere negativo degli alleati M5s e del Garante della Privacy, che riscontrò alcune criticità nei casi in cui la richiesta della carta di identità, per un soggetto minore, venisse presentata da figure esercenti la responsabilità genitoriale che non fossero esattamente riconducibili alla specificazione terminologica ‘padre’ o ‘madre’.

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