Arriva anche in Calabria il “neuronavigatore”: localizza tumori e lesioni cerebrali

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Debutta nella sala operatoria di Neurochirurgia dell’Ospedale Annunziata di Cosenza, il neuronavigatore, una tecnologia innovativa che consente di individuare le lesioni celebrali con ottimizzazione di accesso, all’area di intervento e minor perdita di neuroni. Il neuronavigatore è stato già utilizzato dal dottor Salvatore Aiello, direttore dell’Unità Operativa di Neurochirurgia su due pazienti, entrambi affetti da patologie tumorali. “Il meccanismo – spiega il dottor Aiello – individua la neoplasia e indica al chirurgo il percorso migliore per giungere, attraverso il cervello, all’asportazione della lesione, senza coinvolgere le aree celebrali sane”. L’apparecchiatura consente di minimizzare e ottimizzare l’accesso alla patologia, localizzare e identificare le neoplasie celebrali, soprattutto quelle di piccole dimensioni e profonde, fondere le immagini di risonanza magnetica con quelle rese dall’ecografia effettuata durante a cielo aperto sul cervello, durante l’operazione. “La tecnica – aggiunge il direttore della UOC Neurochirurgia – consente la conduzione di interventi meno invasivi e più selettivi. Il neuro navigatore, in aggiunta all’ecografo operatorio permette, in tempo reale, di localizzare con precisione l’area (target) di interesse per l’intervento chirurgico e le strutture encefaliche sia superficiali che profonde. Consente inoltre di identificare il tragitto migliore per raggiungere la lesione ed asportarla”.

Il neuronavigatore, in funzione da febbraio, permette inoltre di trattare gli adenomi ipofisari in sicurezza, attraverso accesso per via nasale con indubbi vantaggi per i pazienti che non riporteranno incisioni visibili, consentendo una rapida ripresa postoperatoria. “L’intervento di adenomi ipofisari con la tecnica endoscopica e con accesso nasale – ha sottolineato il dottor Aiello – è un servizio che siamo in grado di fornire, unico Ospedale in Calabria.” “Il neuronavigatore è un investimento di 400 mila euro – ha dichiarato il Commissario Achille Gentile – che contribuisce a migliorare le capacità e la qualità della nostra Neurochirurgia, un’Unità operativa che acquista giorno dopo giorno sempre maggiore rilevanza e segna un andamento positivo anche nel contrasto al fenomeno della migrazione: in Neurochirurgia il segno è decisamente positivo”.

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