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Allarmi crolli a scuola, uno ogni tre giorni: “Il 53% degli edifici non ha l’agibilità”

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Save The Children – che non si occupa solo di catastrofi umanitarie – e Cittadinanzattiva – che rivendica la partecipazione civica alla tutela dei diritti e dei beni comuni – chiedono al Parlamento di rivoluzionare il sistema di interventi sull’edilizia scolastica. Un nuovo impegno contro lutti e macerie. Trentanove morti a scuola dal 2001 al 2008, la media di un crollo di pezzi di edificio o distacco di intonaco, ogni tre giorni, dall’inizio dell’anno scolastico, 4 milioni e mezzo di studenti e 17.187 scuole in zona sismica alta o medio-alta, indicano un problema strutturale.

Il patrimonio scolastico italiano è composto da 40.151 edifici attivi. Oltre la metà – 22.000 – è stata costruita prima del 1970. La verità è choccante: solo il 53,2% delle scuole possiede il certificato di collaudo statico e il 53,8% non ha quello di agibilità o abitabilità.

«Occorre integrare e riordinare l’attuale normativa: vanno messi al centro il diritto dei bambini a una scuola sicura in senso strutturale e antisismico ma anche confortevole e priva di barriere architettoniche, e il diritto delle famiglie a una piena informazione sulla condizione degli edifici che i loro figli frequentano», sollecita Raffaela Milano (Save the Children).

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