Top news

‘Ndrangheta e stragi, il ruolo dei vibonesi ed i summit dei reggini con i Mancuso a Parghelia, Nicotera e Limbadi

Rivelazioni shock del pentito Nino Fiume, braccio destro dei De Stefano che ricorda i suoi soggiorni a Badia di Nicotera e nei pressi della dell'orto della parrocchia di Limbadi"

fiume

Agivano in perfetta sinergia i Mancuso di Limbadi, in provincia di Vibo, i De Stefano di Reggio Calabria e i loro referenti della 'ndrangheta in Lombardia, nei primi anni '90, meditando la strategia stragista che avrebbe portato alle bombe di Roma, Firenze e Milano da Totò Riina. Lo facevano nel capoluogo lombardo, all'ombra della Madonnina, per ricattare lo Stato ed indurlo a mollare sulla legge che imponeva ai boss delle cosche il carcere duro. Lo rivela il pentito Nino Fiume, reggino 55enne, con un significativo passato criminale alle proprie spalle, visto che - come scrive stamane la Gazzetta del Sud - è stato braccio destro del boss Peppe De Stefano, capo crimine della 'ndrangheta di Reggio Calabria. Proprio ieri il procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo ha depositato l'ultimo verbale del collaboratore di giustizia che risale allo scorso 14 marzo.




"In relazione al primo incontro tra siciliani e calabresi, tenuto in Lombardia, avvenne nel periodo in cui venne ucciso Valente o Valenti nel carcere di Bologna. Alcuni summit si svolsero pure lungo la Costa degli dei, nel Vibonese. "Se non ricordo male - rammenta Fiume - abbiamo soggiornato più volte a Parghelia, certamente nel corso dell'estate 1990 presso il Blue Paradise. Ero sempre in compagnia di Giuseppe o Carmine De Stefano. Nel corso del soggiorno erano presenti anche Coco Trovato e Totò Schettini. Noi eravamo stati invitati da Luigi Mancuso, al quale Coco aveva regalato un orologio costoso: lo stesso Mancuso ci ha accompagnato presso il villaggio turistico insieme al suo autista Totò Pronesti ed a suo nipote Salvatore Russo. Non ricordo se già nel soggiorno del 1990 si parlò con i Mancuso della strategia stragista voluta da Cosa Nostra. Se non ricordo male i discorsi iniziarono in epoca successiva".

Il pentito ricorda pure un vertice tenuto in contrada Badia a Nicotera: "La riunione è durata molti giorni - conclude - nel 1991, dopo il fallito attentato a Coco Trovato e Giuseppe De Stefano. Ricordo di aver dormito in vari luoghi nella disponibilità dei Mancuso, anche nei pressi dell'orto della parrocchia di Limbadi".