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I lavori che fanno i nostri figli e che non capiamo: guida alle professioni del digitale

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Con l’avvento di internet il mondo è cambiato e sono approdate nuove ed interessanti professioni. Quando si parla del web come miniera d’oro, si fa riferimento alle tantissime opportunità ad esso collegate. Sfruttando internet è possibile infatti intraprendere una delle nuove e interessanti professioni digitali.

Nuovi lavori nel mondo del web

Lavorare grazie ad internet oggi è il sogno di molti, sono tante anche le professioni e le possibilità, tutte però richiedono adeguata formazione e soprattutto costante aggiornamento. Una delle figure più gettonate al momento è il Social Media Manager. Si tratta di un consulente che si occupa di attuare precise strategie attraverso i social network. Creare post accattivanti, sponsorizzare contenuti, fidelizzare il pubblico attraverso i maggiori social come Facebook, Twitter, Instagram. Ad esso si affianca il Consulente Social Media che si occupa invece di vendere le pubblicità sui social.

Molto interessante è anche il Chief Digital Officer, una professione del marketing che si occupa di organizzare la realtà aziendale. Tale figura è spesso affiancata dal Mobile Sales Manager che invece è l’addetto alle vendite online, colui che studia il posizionamento dei prodotti sui motori di ricerca.

Altra figura molto in voga è il Consulente SEO Specialist; questo specialista si occupa della SEO, ovvero dei contenuti scritti per essere letti in un certo modo dai motori di ricerca, migliorando l’indicizzazione del sito o del blog di cui fanno parte. Una migliore indicizzazione porta a più visite sui siti (soprattutto agli e-commerce), più visite che si traducono in maggiori guadagni.

Le aziende oggi investono molto anche nel Digital PR, la figura che si occupa delle pubbliche relazioni tramite il web, e nei Copywriter ovvero coloro che si occupano della stesura di testi e articoli destinati alla pubblicazione sul web, secondo delle strategie di lettura che aiutano nell’evidenziare certi contenuti. È la modernizzazione di una professione già esistente che oggi acquista nuovo valore grazie alla tecnologia.

Figure più autonome, ma comunque dinamiche e interessanti, sono i Blogger che si occupano della stesura di articoli, realizzazione di contenuti come video, foto e della condivisione attraverso i social network. Per non parlare dei pilastri di ogni azienda di comunicazione come il Web Designer, ovvero colui che si occupa di sviluppare il sito, il Graphic Designer, ovvero colui che cura tutto ciò che concerne con la grafica e le immagini, e il Marketing Communication Manager che si occupa di tutte le strategie di marketing dell’azienda.

Non bisogna dimenticare inoltre di tutte quelle professioni un tempo indirizzate unicamente al lavoro in ufficio come l’Avvocato o il Commercialista che, grazie al web, hanno acquisito una nuova dimensione. Internet abbatte ogni tipo di barriera, non è più necessario visitare di persona il proprio avvocato se si vuole una consulenza, per questo le professioni risultano essere nell’era digitale molto più fluide e interessanti rispetto al passato.

Il mercato italiano tra vecchi e nuovi media

Un quadro interessante in questa espansione delle nuove professioni riguarda l’Italia. I dati parlano chiaro e mostrano un certo appeal delle nuove professioni anche nella nostra nazione. Certamente la crescita non è esponenziale come in altri paesi, tuttavia le professioni 2.0 tengono testa ed offrono nuovi orizzonti. Tra i settori più in voga ci sono la Consulenza Manageriale, ICT, Telecomunicazioni, Commercio e PR.

Il mercato è in trasformazione e questo richiede la capacità di adeguarsi alla nuova richiesta. Un sistema rinnovato del lavoro da un lato apre nuove possibilità e dall’altra rischia di tagliare fuori chi non riesce ad aggiornarsi e stare al passo con i tempi. Nel prossimo futuro si stima una crescita ingente di questi mestieri e per questo è bene indirizzare in questo senso la propria formazione.

L’ambiente digitale richiede sempre più figure: responsabili Digital Marketing, esperti SEO e SEM, sviluppatori, designer, saranno le professioni più ambite del futuro. Le aziende hanno compreso quanto sia importante investire nella propria immagine, nei contenuti e nei social. Vetrine gratuite che permettono di ampliare la propria clientela e avere una risonanza senza eguali. La cosa più importante dunque è avere le giuste competenze, essere professionali, creare un mestiere che fino a poco tempo fa non esisteva. Riusciranno coloro che sapranno intraprendere in modo innovativo le nuove opportunità del web.

Le analisi rivelano che le professioni digitali hanno uno stipendio annuo medio di 35 mila euro, che può ovviamente lievitare parecchio se si parla di cariche dirigenziali. Le opportunità all’estero sono ovviamente maggiori, le aziende hanno capito da tempo quanto sia importante investire in questo settore e per questo le professioni digitali sono da tempo parte fondante del successo di molte imprese. Il limite, se così può essere identificato, è la necessità di conoscere almeno un’altra lingua oltre la propria in modo fluente.

Puntare sulla formazione per avere una buona opportunità in futuro

La parola d’ordine anche in questo caso è professionalità e formazione. Molti pensano che essere uno specialista Facebook o avere un blog sia qualcosa da demandare al tempo libero. Ovviamente non è così. Chi decide di intraprendere una carriera nel digitale ha una formazione molto acuta, spiccate doti analitiche e capacità di rinnovare continuamente il proprio bagaglio. Questo processo non è affatto facile e soprattutto non tutti sono in grado di essere così intraprendenti. Per questo motivo è bene valutare con la massima stima chi si affaccia a questo mondo perché c’è un grande lavoro di studio e formazione.

Chi invece vuole intraprendere questo mestiere dovrà avere delle skill fondamentali: saper utilizzare tutti gli ambienti social, essere a conoscenza dei sistemi utilizzati per il mobile, avere basi di content marketing, capacità di team working, autonomia nell’organizzare il proprio lavoro. Da un lato è infatti necessario un approccio creativo, soprattutto se si parla di generare contenuti audiovisivi o testuali, dall’altra però ci vuole un grande senso critico e analitico poiché si lavora in autonomia e bisogna organizzare scadenze e progetti del tutto in modo indipendente. Inoltre, le professioni digitali hanno la richiesta importante di una formazione in divenire: nessuno arriva mai al punto finale, c’è sempre qualcosa di nuovo da conoscere, da approfondire e da studiare. Ovviamente in un mercato come quello lavorativo che vanta, soprattutto in Italia, una certa immobilità delle professioni tradizionali, Internet offre un’interessante punto di svolta da cogliere al volo.