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Elezioni amministrative a Vibo, Santoro (M5S): “La giunta prima delle elezioni”

E su una vecchia casa abusiva a Vibo Marina, quartiere Pennello, puntualizza: "Ho una concessione in sanatoria"

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Una rivoluzione a gentile per fare grande la città. Usa la metafora del treno per chiarire i suoi intenti Domenico Santoro, 63 anni, candidato a sindaco a Vibo Valentia per il Movimento Cinquestelle, con un curriculum di tutto rispetto: laureato con il massimo dei voti in Architettura all'Università mediterranea di Reggio, è dottore di ricerca in Pianificazione Territoriale presso quella stessa università e docente di Storia dell’arte al Liceo "Capialbi". E' anche docente di Sicurezza Urbana presso l'Istituto di Criminologia di Vibo e coach per la Tecnologia della didattica scolastica. Direttore di Urbaterr, vanta pubblicazioni specialistiche nonchè la redazione di piani strutturali comunali. E' stato tra i fondatori del settimanale L'altra Provincia.

L'imperativo categorico è "cambiamento", pur nella consapevolezza che "in un giorno" non si potranno risolvere "i disastri creati in molti anni". Ma da dove bisogna iniziare in una città ultima nella graduatoria sulla qualità della vita? "Inizieremo dando l'esempio di chiarezza e pulizia. Partiremo da una giunta credibile che verrà resa nota prima delle elezioni, rilanceremo la cultura e le politiche giovanili. Concluderemo il lavoro ovviamente prima degli altri, non subiremo ricatti e potremo attuare con una sola lista il nostro programma. Solo noi possiamo fare questa operazione".

Quali le priorità? "Punterò - ha dichiarato Santoro alla Gazzetta del Sud - ad abbattere immediatamente i costi della politica, invertirò la rotta sui rifiuti attraverso un progetto di riciclo e riuso. Io sono contro le discariche. E punterò al distacco tecnico dall'Alaco per ridare acqua potabile ai cittadini attraverso l'istituzione delle casette dell'acqua.




Per Vibo Marina Santoro immagina il porto turistico, l'area del cementificio come polo di attrazione, il Pennello con finalità turistica. "Peraltro, ho partecipato da professionista  -spiega al quotidiano messinese - al progetto di riqualificazione di quell'area dall'abusivismo edilizio. C'è in ballo un appalto da quattro anni, ma la vecchia amministrazione ha posto i bastoni tra le ruote". Anche lui aveva, però, un'abitazione abusiva al Pennello. E non lo nega. "Ho provveduto da tempo - sottolinea - alla sanatoria e dispongo dell'autorizzazione del demanio. Mio padre, titolare dell'immobile, ha una concessione in sanatoria. E' stato tutto recuperato con regolare Scia. In questa città deve sapere che si è fatta una doppia urbanistica. Qualcuno si è elaborato il Piano a sua immagine, Cancello Rosso e Bivona, altri sono rimasti abusivi per decenni".

Il nuovo sindaco troverà un Comune a rischio del secondo dissesto e con il personale da rimpiazzare tramite concorsi...non proprio una passeggiata... "Credo che peggio di così ai cittadini non possa andare. Non hanno servizi e pagano le aliquote più elevate. Quanto ai concorsi li faremo con la massima trasparenza e celerità".

Magari anche nella legalità considerato che sul concorso del 2011, a cui partecipò anche la figlia dell'attuale candidato dei Cinquestelle, ancora Procura e Guardia di Finanza tengono i fari accesi. "Non saprei dirle cosa non abbia funzionato. Ho sempre avuto fiducia nella magistratura. Quanto a mia figlia ha già dato prova di grande lealtà con tutti. E poi questo problema non riguarda solo me, ma anche altri".

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