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Psicodramma nel Pd vibonese, atto d’accusa contro il segretario di Federazione Insardà: “Sta appoggiando un’altra lista”

Il presidente Enzo Romeo e il coordinatore della sezione Giuseppe Ceravolo insistono: "Niente pastrocchi, la linea è quella di una coalizione di centrosinistra allargata. Censore e Mirabello dei trasformisti"

Mirabello-Insardà-Censore

Psicodramma nel Pd vibonese. Un partito a brandelli dove ormai si è scatenata una vera e propria faida intestina. Mentre Bruno Censore e Michele Mirabello sono apertamente impegnati nel sostegno della candidatura di Stefano Luciano, il coordinamento cittadino, supportato dal presidente del partito Enzo Romeo, va per la sua strada e continua ad invocare un progetto autenticamente di centrosinistra al punto da mettere sotto accusa il segretario provinciale Enzo Insardà, reo addirittura di voler, nei fatti, boicottare il tentativo di costruzione di un’alleanza progressista che abbia il Pd come fulcro.

Il tavolo delle trattative. “Una partecipata riunione di iscritti e dirigenti tenutasi ieri sera – si legge in una nota firmata da Enzo Romeo e dal coordinatore della sezione di Vibo Valentia Pino Ceravolo – presso la federazione, ha esaminato con preoccupazione la situazione politica del comune, rilevando l’assenza di ogni iniziativa del Pd sia in riferimento al quadro politico sia alla preparazione della lista. Si è preso atto che il coordinamento nominato dal commissario è pervenuto a buoni risultati: ha definito il perimetro politico con esponenti progressisti e dei socialisti, harealizzato utili incontri con movimenti, associazioni e ordini professionali; ha praticato ogni apertura alle forze moderate e, al fine di superare steccati e personalismi, ha proposto già da 15 giorni il metodo delle primarie per la scelta del candidato di coalizione. Per facilitare tale scelta, il Pd ha dichiarato di voler andare oltre il Pd e, per rendere praticabile tale scelta politica, ha dichiarato la sua disponibilità a rinunciare ad un suo candidato. Il candidato progressista è stato disponibile e collaborativo risultando trasparenti modalità ed obiettivi, quello della lista composita nella struttura e nella rappresentanza sovranista e di Salvini si è trincerato nella forza delle sue liste e della sua candidatura dalla quale non ha inteso recedere. I lavori e le iniziative sono continuati cosi come lo sforzo di coinvolgere forze moderate e di sinistra e saranno riprese dopo l’assemblea degli iscritti”.

L’affondo a Insardà. Quindi, l’affondo a Enzo Insardà: “Quanto concluso non può essere reso operativo a causa della inspiegabile passività del segretario di federazione probabilmente motivata dal suo pubblico appoggio ad una lista alternativa a quella del nostro partito in sintonia con l’azione trasformista dell’On. Censore e dell’On. Mirabello. Ciò rende oltremodo difficile l’azione dei dirigenti e del coordinamento del partito che, forti dell’adesione di iscritti, militanti, elettori e mondo del lavoro, con le regole e le idee fondanti del partito, nella linea dettata dal Commissario, continueranno ad andare avanti superando difficoltà e delusioni”.

Assemblea degli iscritti. Da qui la decisione di richiedere la convocazione degli iscritti per procedere alla ratifica dei lavori del coordinamento o pervenire ad altre determinazioni. “Ove la convocazione non dovesse essere indetta in tempi brevissimi, – fanno sapere ancora Romeo e Ceravolo – saremo costretti, per responsabilità verso gli iscritti e gli elettori del Pd, per il rispetto dovuto alla pubblica opinione che si riconosce nei comuni valori del centrosinistra, a convocarla per lunedì 18 alle ore 17 veicolandola sui social, i giornali stampati e quelli online per assicurare la massima pubblicità e trasparenza”.

Il progetto. E’ stata inoltre riconfermata in modo unanime e determinata la scelta e la volontà di presentare comunque la lista e il simbolo del Pd, per “ricostruire quel che si è affievolito o disperso; con le nostre idee antifasciste , forti e popolari, con i democratici e la nostra gente con la quale vogliamo andare avanti con proposte capaci di convincere e appassionare. Faremo il nostro dovere per collocare il Pd lontano dai trasformismi e dagli avventurismi di chi pensava a derive di destra. Il Pd è radicato all’interno di un centrosinistra allargato a forze moderate, movimenti civici, ambientalisti e di volontariato”.

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