Reddito di cittadinanza e quota cento, ecco la platea calabrese

Le stime Inps dicono che 144mila persone hanno fatto domanda per il sostegno economico perchè senza lavoro

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Secondo le stime Inps, sono 144 mila i cittadini calabresi in difficoltà, potenziali beneficiari del reddito di cittadinanza, per recuperare un po’ di dignità e ricostruire il proprio futuro con la formazione e il lavoro. “Sono 50.000 nella provincia di Cosenza – scrive il depuato Cinquestelle Alessandro Melicchio – 37.000 in provincia di Reggio Calabria, 27.300 in quella di Catanzaro, 19.500 in provincia di Crotone e 10.000 nel Vibonese. Sono 3.336 invece i calabresi che hanno già fatto domanda per andare in pensione con Quota 100, nella nostra regione, secondo i dati aggiornati al 5 marzo.

“Per quota 100 -prosegue Melicchio – abbiamo 1.274 domande nella provincia di Cosenza, 731 in provincia di Catanzaro, 827 in quella di Reggio Calabria, 270 in provincia di Crotone e 234 in quella di Vibo Valentia. Sono contento di queste cifre perché produrranno effettivi positivi non soltanto per i lavoratori che potranno finalmente andare in pensione a 62 anni con 38 di contributi ma anche per tutti i giovani che si avvicinano al mondo del lavoro. Troppo a lungo validi professionisti sono rimasti ai margini per assenza di turnover, nella nostra regione. Ricordo che il Governo ha previsto anche un’Opzione Donna che permetterà già nel 2019 di andare in pensione alle lavoratrici dipendenti nate entro fine 1960 e alle autonome classe 1959”.

Il parlamentare pentastellato passa poi ad elencare i dati del Reddito di Cittadinanza. “Già il primo giorno ci sono state 1.810 richieste in Calabria e sono 114.286 le domande pervenute a Poste italiane nei primi tre giorni di avvio del reddito di cittadinanza per quanto riguarda tutto il nostro Paese, di cui 95.994 presso gli uffici postali e 18.292 online. Dal 15 aprile l’Inps provvederà a rendere disponibili i primi esiti istruttori delle domande e dal 19 inizierà a consegnare le rdc card. Entro la fine del mese saranno pagate le rate del primo mese. La legge cardine del programma del Movimento 5 Stelle oggi è realtà e milioni di poveri e disoccupati non saranno più soli, lo Stato tende loro la mano. La soddisfazione è enorme e ogni italiano dovrebbe gioire di questo provvedimento che è una misura di civiltà e di giustizia sociale e magari, riconoscendone la complessità, tifare affinché incontri meno ostacoli possibili. Ancora una volta sono stati sbugiardati i catastrofisti – conclude Melicchio – quelli che puntavano al caos. Le operazioni invece si sono svolte senza intoppi e noi siamo sempre più orgogliosi di questi altri tasselli che miglioreranno la qualità della vita delle persone”.