Top news vibo valentia

Una nuova vita per Laura, la studentessa del liceo “Colao” di Vibo salvata dal medico robot

L'intervento è stato eseguito all'ospedale Sant'Orsola di Bologna. La giovane soffriva di un tumore benigno al fegato

laura-baldo1

“Mi ha salvato il robot, l’intervento che ho affrontato è stato innovativo e invece che avere una grande cicatrice sulla pancia ho soltanto cinque fori di pochi centimetri e un taglietto sopra l’ombelico”. Laura Baldo, 18 anni, studentessa calabrese, frequenta il quinto anno del liceo artistico a Vibo Valentia, è stata dimessa nei giorni scorsi dal Sant’Orsola, dove domani tornerà per il primo controllo.

“Certo, sono grata al robot  – ha dichiarato la giovane al quotidiano “Il Resto del Carlino – che ha permesso la rimozione del tumore benigno al fegato, delle dimensioni di un’arancia, ma anche a tutti i professori che hanno guidato il macchinario e mi hanno dato coraggio, senza farmi preoccupare. Dopo l’intervento sono stata per tre giorni in rianimazione, poi ho fatto ritorno in reparto, dove ho avuto una ripresa veloce e ora penso solo a rimettermi in gioco per affrontare l’esame di Maturità. Un appuntamento che non voglio perdere”.

Laura guarda lontano, non pensa solo agli studi, ma anche alla sua vita futura: “Più avanti mi vorrei dedicare anche al mio sogno: entrare nel mondo dello spettacolo, in particolare del cinema, perché sono appassionata di trucco ed effetti speciali”.

La ragazza ricorda che la sua odissea è iniziata un anno fa. “Ogni tanto sentivo dei dolori al fianco destro – spiega la giovane studentessa – a cui però non davo troppa importanza, poi sono diventati così forti da rendermi difficile anche respirare e allora sono andata in ospedale e dalla prima ecografia è stata scoperta la lesione”. Qual è la peculiarità dell’intervento di Laura? “L’utilizzo del robot, per la prima volta, in chirurgia generale – risponde il professor Bruno Nardo, specialista nell’unità operativa diretta dal professor Francesco Minni –. Quando sono venuto a conoscenza del caso di Laura, ho pensato che potesse essere indicato per dare inizio alla nuova metodica anche in questo ambito. Finora, infatti, al Policlinico il robot è entrato nelle sale operatorie di urologia, ginecologia e chirurgia pediatrica. E per questo primo intervento è arrivato da Foligno, centro umbro all’avanguardia nel settore, il chirurgo Graziano Ceccarelli, con il quale abbiamo in atto collaborazioni di carattere scientifico: insieme abbiamo operato la paziente, con la supervisione del professor Minni: l’intervento è durato sei ore”.

“Al termine dell’intervento, quando abbiamo saputo che era andato tutto bene – spiegano il papà Georges e la mamma Carmela al quotidiano bolognese – non siamo riusciti a trattenere le lacrime per la gioia. Ed è grande la nostra riconoscenza verso i medici, in particolare per il professor Nardo, e quando torneremo a casa saranno in tanti, parenti, amici e i compagni di Laura, a fare festa con noi. È una storia di buona sanità e di altissima tecnologia, ne parliamo volentieri come atto di gratitudine verso tutto il personale sanitario e con questo scopo abbiamo anche scritto una lettera a Giancarlo Pizza, presidente dell’Ordine dei medici di Bologna”.

Più informazioni