Vibonese, che fine ha fatto Edgar Cani? Da stella di mercato a oggetto misterioso

L’albanese ha giocato solo sei minuti nel 2019: quattro con la Cavese nella sua ultima fugace apparizione e, addirittura, due a Trapani

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Da stella del mercato a oggetto misterioso. Edgar Cani è improvvisamente sparito dai radar rossoblu ed è diventato un caso. L’albanese ha giocato solo sei minuti nel 2019: quattro con la Cavese nella sua ultima fugace apparizione e, addirittura, due a Trapani dove è entrato quasi nella fase del recupero. Complessivamente ha totalizzato 18 presenze in maglia rossoblu ma appena 592 minuti con due gol all’attivo nonostante tutto.

I “no” di EC9. C’è anche un paradosso: chi a inizio stagione lo criticava perché in palese ritardo di condizione, ora lo invoca e lo vorrebbe vedere titolare. La Vibonese aveva deciso di sacrificarlo nel mercato invernale per alleggerire il bilancio alla voce ingaggi e puntare su qualche giovane di prospettiva. Cani ha però rifiutato tutte le offerte arrivategli: da quella della Virtus Verona di inizio gennaio fino all’ultima recapitagli dalla Cavese che ha provato a prenderlo in prestito nelle ultime ore dell’ultimo giorno di trattative. L’albanese ha risposto a tutti con un gentile “no grazie” ma la cosa ha parecchio indispettito la società che aveva puntato su un’altra programmazione dando per sicura la partenza in prestito del suo attaccante più quotato. Finito il mercato, Cani è rimasto a Vibo e si è ritrovato in panchina.

Che pasticcio! Altro paradosso: ai margini del progetto è finito non un giocatore qualsiasi ma il più pagato della storia della Vibonese che, tra l’altro, ha un contratto in scadenza a giugno del 2020. Un bel pasticcio che mette in difficoltà e in imbarazzo lo stesso Nevio Orlandi. Il direttore sportivo Simone Lo Schiavo sta lavorando per riportare alla normalità la situazione. Non si tratta di uno strappo da ricucire ma serve quanto mai chiarezza: Cani ha bisogno della Vibonese e ha il dovere di dimostrare quanto realmente vale mentre la Vibonese non può fare a meno dell’albanese per “blindare” i playoff. Bubas da solo rischia di non bastare e contro la Casertana sconterà tra l’altro il secondo turno di squalifica; Taurino non è una prima punta; Allegretti doveva essere il vero acquisto di gennaio ma sta stentando; Filogamo è un giovane interessante ma ha bisogno di pazienza. Morale della favola: l’attacco di Orlandi è spuntato e mai come in questo momento l’allenatore rossoblù ha la necessità di utilizzare tutte le frecce al suo arco per ritrovare la via del gol. Cani compreso.

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