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Iemmello, Donato, Barillà: tre calabresi alla conquista dello sport nazionale e internazionale

Tre storie, tre talenti che hanno in comune la terra natia da dove sono partiti per imporsi nel panorama sportivo italiano e mondiale

Iemmello-Sassuolo

Cos’hanno in comune Pietro Iemmello, attaccante del Foggia, Salvatore Donato, professionista del poker sportivo, e Antonino Barillà, fenomeno del tiro a volo azzurro? La terra natia: la Calabria. Oggi parleremo proprio delle storie di questi tre talenti che sono partiti da ogni angolo della Regione per conquistare le vette dello sport nazionale e internazionale.

Pietro Iemmello, classe 1992 di Catanzaro, muove i primi passi nel mondo del calcio proprio nella sua città natale, mettendo in mostra doti tecniche e caratteriali che convinceranno gli osservatori della Fiorentina a puntare su di lui. Passato alle giovanili della squadra toscana nel 2006, il calabrese si guadagna il posto da titolare a suon di gol e ottime prestazioni e in un quinquennio contribuirà alla vittoria di un Campionato Allievi Nazionali e di una Coppa Italia Primavera.

La prima chance di farsi strada tra i professionisti gliela dà però la Pro Vercelli che a luglio 2011 lo acquista con un prestito biennale con diritto di riscatto. Saranno due stagioni positive per l’attaccante di Catanzaro che scende in campo per sessanta volte realizzando la bellezza di tredici gol tra Lega Pro e Serie B.

Nel 2013 passa allo Spezia, ancora in Serie B, che lo manda a gennaio al Novara e nei sei mesi successivi ancora alla Pro Vercelli. Ma è nel 2014 che Iemmello esplode definitivamente. Passato a titolo temporaneo al Foggia, realizzerà il suo record personale di 16 gol in 35 presenze. Il primo capitolo di una storia d’amore sportivo, quella coi Satanelli, che continuerà anche nelle stagioni successive.

Nel 2015-2016 il catanzarese gioca talmente bene da attirare le attenzioni di alcuni club di serie A. In quella magica annata Iemmello vincerà la Coppa Italia di Lega Pro realizzando otto reti nella competizione. Farà ancora meglio in campionato dove si laureerà capocannoniere con 24 marcature portando i pugliesi a giocarsi la promozione in B nei playoff contro il Pisa.

Nel 2016 arriva finalmente la prima chiamata dalla Serie A: il Sassuolo lo acquista dallo Spezia a titolo definitivo. Una fiducia che Iemmello ripagherà con cinque reti in diciassette partite partendo spesso dalla panchina. Bottino simile a quello dell’anno successivo giocato a Benevento: due gol in sedici gare.

Con la retrocessione dei gialloblù, il catanzarese torna nella sua seconda patria calcistica: il Foggia. Ceduto in prestito con diritto di riscatto ai rossoneri, l’attaccante sta contribuendo alla buona stagione della squadra di Padalino con cui ha realizzato quattro reti nel girone d’andata.

Originario della provincia di Catanzaro ma cresciuto pokeristicamente a Firenze, Salvatore Donato ha ottenuto il suo miglior risultato live lo scorso novembre. Il giovane architetto calabrese ha conquistato la vittoria nel prestigioso PokerStars Live at The Hippodrome di Londra, uno degli appuntamenti più importanti del Texas Hold’em continentale. Una vittoria, quella inglese, arrivata superando campioni del calibro di Wenbin Chen e Peter Sweeney e che si aggiunge a una bacheca che già comprendeva il secondo posto conquistato, a febbraio, nell’Evento #1 del WSOP International Circuit di Campione d’Italia e la qualificazione al Main Event EPT arrivata sempre a Campione d’Italia nel 2012.

Ma la più grande vincita in carriera ha portato con sé un altro gradito regalo: il pass d’ingresso per il PSPC giocatosi a gennaio alle Bahamas. E in uno dei tornei più prestigiosi al mondo, conclusosi con la vittoria di Ramon Colillas, giovane spagnolo partito dagli Spin & Go online e qualificatosi come Donato grazie a un Platinum Pass, il calabrese ha ben figurato, guadagnandosi l’accesso al secondo giorno di gara dopo aver chiuso il primo nella top ten.

Spostiamoci di qualche chilometro e arriviamo a Reggio Calabria per conoscere Antonino Barillà, campione assoluto del tiro a volo azzurro. Nato nel capoluogo nel 1987, Barillà inizia giovanissimo a specializzarsi nel double trap e nel 2005 è già protagonista nelle prime gare.

Il talento è talmente grande che nel 2006 il calabrese conquista l’argento alla prima apparizione sul palcoscenico internazionale, nella gara a squadre juniores ai Mondiali di Zagabria. Risultato a cui si aggiunge il bronzo dell’anno successivo nella stessa manifestazione.

Passato senior, Barillà continua a vincere: nel 2011 arriva un bronzo a squadre alle Universiadi di Shenzen. Nel 2013 ecco la prima medaglia individuale, l’oro alle Universiadi di Kazan.
Nella stagione successiva il tiratore di Reggio compie il salto di qualità definitivo: vincerà un oro nella gara a squadre e un argento nell’individuale ai Mondiali di Granada, battuto solo dalla leggenda statunitense Joshua Richmond.

E se il 2016 sarà ricordato per la prima partecipazione olimpica, nel biennio 2017-2018 Barillà migliora ancora e arricchisce il suo palmarès di un altro oro continentale (a Baku), di uno mondiale (a Mosca) e di altre tre medaglie agli Europei di Leobersdorf 2018: due ori nella gara individuale e un argento nel concorso a squadre.