Cronaca

Escalation di furti e rapine nel Vibonese, così i carabinieri hanno “incastrato” i presunti autori (VIDEO)

La svolta nelle indagini arrivata anche grazie alla segnalazione di un "compro oro" al quale i due arrestati si erano rivolti per piazzare parte dei gioielli rubati tra ottobre e dicembre del 2018

Svolta nella indagini sull’escalation di rapine e furti nelle abitazioni nelle zone di San Costantino Calabro e Jonadi, alle porte di Vibo Valentia. I carabinieri del Nucleo operativo e radimobile hanno dato una prima risposta individuando i presunti responsabili di una serie di episodi che hanno allarmato i cittadini nel periodo natalizio. In manette sono quindi finiti Fabrizio Greco, 42 anni di San Costantino Calabro, e Armando Petrolo, 56 anni Cessaniti, entrambi già noti alle forze dell’ordine e destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Vibo.

Il “colpo” di San Costantino Calabro. Quattro gli episodi ricostruiti dai carabinieri attraverso una dettagliata attività investigativa condotta dai militari del Norm guidati dal tenente Luca Domizi con l’ausilio dei colleghi della Stazione di San Costantino Calabro diretti dal maresciallo Carmine Gargiulo. Gli investigatori hanno fatto luce anche sullo strano colpo messo a segno proprio a San Costantino Calabro lo scorso 22 dicembre. Secondo le ricostruzioni, quel giorno Fabrizio Greco si sarebbe arrampicato da una grondaia esterna allo scopo di entrare al piano superiore di un’abitazione privata, otturare il lavandino del bagno e allagare così l’appartamento sottostante allo scopo di far uscire di casa un anziano. Con questo stratagemma il malvivente è riuscito a rubare i 30 euro che l’uomo teneva custoditi in un cassetto della cucina.

Gli altri furti. I carabinieri hanno ricostruito anche altri quattro furti che sarebbero messi a segno sia da Greco che da Petrolo sempre nei centri abitati di San Costantino Calabro e Jonadi. Il modus operandi era sempre lo stesso: i due presunti ladri studiavano i comportamenti delle vittime designate (per lo più anziani), effettuavano i sopralluoghi sul posto in auto e poi colpivano entrando nell’appartamento e prelevando denaro in contante e gioielli. Colpi di poche centinaia di euro che però hanno destato allarme tra la popolazione. Le indagini sono partite proprio da uno dei primi furti compiuti a metà ottobre. Preziosissime si sono rivelate le immagini delle telecamere di video sorveglianza delle abitazioni che, combinate ad altre immagini acquisite dai militari, hanno consentito di cristallizzare la presenza dei soggetti nei vari luoghi teatro dei furti e delle rapine.

La segnalazione del “Compro Oro”. La svolta nelle indagini è arrivata grazie al passo falso compiuto dai due che hanno tentato di piazzare parte della refurtiva, in particolare alcuni preziosi, a un “Compro Oro” di Vibo Valentia che insospettito ha allertato i carabinieri. Un puzzle fondamentale alla ricostruzione del mosaico che ha permesso di incastrare definitivamente i due principali sospettati. Parte della refurtiva è stata recuperata dai carabinieri e restituita ai legittimi proprietari.ù

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