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Lande desolate, la Commissione europea: “Non ci sono prove di frode”

È quanto si legge nella risposta del commissario Ue alle politiche regionali Corina Cretu ad un’interrogazione dell’eurodeputata del M5S Laura Ferrara

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La Commissione Ue «non dispone attualmente di prove di irregolarità riguardanti l’inchiesta in corso ‘Lande Desolate’ da segnalare all’Olaf», l’Ufficio europeo per la lotta antifrode, per quanto riguarda i progetti in Calabria che beneficiano dei fondi Ue del periodo di programmazione 2014-2020. È quanto si legge nella risposta del commissario Ue alle politiche regionali Corina Cretu ad un’interrogazione dell’eurodeputata del M5S Laura Ferrara. “Tuttavia, in base ai risultati dell’inchiesta – prosegue Cretu – la Commissione domanderà» alle autorità responsabili dei programmi «di effettuare ulteriori verifiche sulla correttezza della spesa certificata finora”.

Nell’interrogazione, l’eurodeputata pentastellata chiedeva “se, alla luce dell’inchiesta ‘Lande desolate’ e del ‘modus operandi’ di molti funzionari regionali», Bruxelles ritenesse «meritevole di approfondimento, tramite l’Olaf, l’elevata spesa certificata negli ultimi 10 giorni di dicembre”.
Nella risposta, Bruxelles precisa, tra l’altro, che l’inchiesta ‘Lande Desolate’ riguarda i progetti che rientrano “nel quadro del programma operativo del Fesr 2007-2013” e che, secondo le informazioni ricevute dalla Commissione, le autorità responsabili dei programmi hanno già notificato all’Olaf le presunte irregolarità relative» a questi ultimi. Per quanto riguarda gli obiettivi di spesa dei fondi Ue, “la Commissione conferma” che entro 31 dicembre “il programma regionale della Calabria 2014-2020” ha raggiunto il target di spesa di Fesr e Fse “di 446 milioni di euro, evitando così la procedura di disimpegno automatico”

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