Le mani dei Mancuso sul narcotraffico, scarcerati otto fermati. Il gip: “Non ci sono gravi indizi”

Scricchiola l'inchiesta "Ossessione". Il gip di Milano libera 6 indagati su 7 mentre quelli di Vibo e Monza ne scarcerano altri due. Tra questi c'è anche il pluripregiudicato Pino Campisi

Operazione-Ossessione-Catanzaro-clan-mancuso

Sei su sette dei fermati a Milano nell'ambito dell'indagine 'Ossessione' coordinata dal Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri e dal pm Annamaria Frustaci sono stati scarcerati dal gip del capoluogo lombardo Ilaria De Magistris. In tutto il 28 gennaio erano state fermate 25 persone ritenute dagli inquirenti vicine alla cosca dei Mancuso di Limbadi con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti aggravata dalla modalità mafiosa e dalla detenzione di armi.



Giuseppe Campisi

Scarcerati. Nell'ordinanza in cui convalida il fermo solo per uno degli indagati, il gip De Magistris spiega che mancano i gravi indizi a carico degli indagati e non sussiste il pericolo di fuga. Quanto al primo aspetto, il giudice ritiene che non ci siano "gravi indizi idonei ad affermare l'inserimento in una struttura associativa stabile nè per ritenere che sussista tra loro o una parte di essi un vincolo sociale, teso alla realizzazione di un numero indeterminato di illeciti". Le rispettive condotte, prosegue il magistrato, "non appaiono espressione di effettiva ripartizione di compiti fra associati in relazione a un programmato assetto criminoso da realizzare e non si inseriscono in una stabile struttura comune che si proietti oltre i singoli episodi". Quanto al pericolo di fuga, "non emergono dagli atti (nè sono stati eliminati nel decreto di fermo) elementi e circostanze, specifici e concreti, attinenti a ciascun fermato idonei a definire la possibilità che questi, se non si fosse intervenuti, avrebbero fatto perdere le proprie tracce". Tra gli scarcerati figurano due vibonesi domiciliati a Milano: Giuseppe Campisi, 49 anni di Nicotera, ritenuto dagli inquirenti esponente in Lombardia della famiglia di Limbadi; e Gennaro Papaianni, 42 anni, di Vibo. L'unico fermo convalidato è quello di Giorgio Mariani.

Maria Antonia LimardoGli altri provvedimenti.
Ritornano in libertà anche Maria Antonia Limardo, 54 anni, originaria di Briatico (moglie di uno dei principali indagati, Giuseppe Costantino) e Damiano Aquilano, 35 anni di Tropea. Sul decreto di fermo scaturito dall'operazione denominata "Ossessione" si sono infatti pronunciati anche i gip di Vibo Valentia e Monza. Restano in carcere Antonio Narciso, 58 anni, di Vibo Valentia, Gaetano Muscia, 55 anni, di Tropea, Francesco Mancuso, 30 anni, di Preitoni di Nicotera, Giovanni Stilo, 70 anni, di Nicotera, Elisabeta Kotja, 40 anni, albanese (fidanzata di Fabio Costantino, un altro dei principali indagati che si trova già in carcere da tempo). Per alcuni degli indagati i gip non hanno ravvisato la gravità indiziaria in ordine al reato associativo. Gli atti del procedimento penale dopo la pronuncia sul fermo sono stati restituiti al pm della Dda di Catanzaro, Annamaria Frustaci, affinché ripresenti le richieste al gip distrettuale catanzarese, competente per territorio e funzioni.

Più informazioni