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Influenza 2019, è boom. Quanto dura la febbre. Le complicanze: bronchite e polmonite

L’Istituto Superiore di Sanità stima che negli ultimi sette giorni si siano aggiunti 571.000 nuovi casi di malattia. Come riconoscerla: i sintomi

influenza

I dati relativi all’epidemia influenzale confermano che siamo nell’occhio del ciclone, cioè stiamo entrando nella fase del cosiddetto picco influenzale, l’abbassamento delle temperature favorisce il diffondersi dei virus e i colpi di freddo provocano ricadute anche tra quanti credevano di aver superato il periodo critico. A livello nazionale sono stati segnalati 78 casi gravi da influenza con 15 decessi e migliaia di persone colpite da complicanze (ad esempio focolai localizzati nei lobi polmonari oppure casi di polmonite atipica) che richiedono il prolungamento dei giorni di malattia, di riposo, e prolungamento delle terapie antibiotiche nei casi che a giudizio del medico sono stati colpiti da sovrinfezioni batteriche, a testimonianza della pericolosità della sindrome e dei costi sociali elevatissimi.




Nell'ultima settimana, secondo le stime del bollettino settimanale InfluNet dell'Istituto Superiore di Sanità, si è registrato un altro brusco aumento di casi, a letto più di 571 mila persone per un totale di 2.837.000 dall'inizio della sorveglianza. Se si considerano i dati complessivi da inizio osservazione (15 ottobre 2018) si stima che arriveremo presto a tre milioni di contagi, una statistica attendibile, cifre da bollettino di guerra. Quindi anche ai primi di febbraio saremo ancora alle prese pesantemente con l'influenza, ed è il momento di correre ai ripari.

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