Cronaca

Allarme attentati, scatta il piano per proteggere Gratteri: blindata al Procura di Catanzaro

Rafforzate le misure di sicurezza intorno all'area del palazzo di Giustizia che ospita gli uffici della Dda ma anche la Corte d'Appello e la Procura generale

Procura-tribunale-catanzaro

La sicurezza di Nicola Gratteri e dei magistrati a lavoro nella Procura distrettuale antimafia di Catanzaro prima di tutto. Dalle parole si è passati ai fatti seguendo le disposizioni adottate da un'apposita task force interforze riunitasi lo scorso 28 novembre.




Stop a parcheggi e soste selvagge. Aumentare le misure di sicurezza per l'area esterna al palazzo che ospita la Procura della Repubblica di Catanzaro, la Procura generale e la Corte d'Appello era stato il diktat lanciato in base alle relazioni presentate dagli esperti. Da qui un lungo elenco di interventi da effettuare trasmesso al Comune di Catanzaro. Così per proteggere Gratteri e gli altri magistrati impegnati in prima linea sul fronte del contrasto alla 'ndrangheta e al malaffare si è deciso di alzare il livello di allerta disponendo una serie di misure di sicurezza ben precise: divieto di parcheggiare intorno all'edificio ma anche divieto di sosta lungo via Paparo e via Argento. Previsto l'utilizzo di paletti dissuasori e il servizio di rimozione forzata per evitare la sosta selvaggia. Restano invece gli spazi riservati ai mezzi militari e, in particolare, a quelli della polizia penitenziaria e della guardia di finanza.

Misure di sicurezza. Procura dunque ancor più blindata dopo il primo intervento delle scorse settimane che ha portato alla bonifica dell'intera area attraverso l'eliminazione dei cassonetti della spazzatura e sigilli ai tombini. Nulla deve essere lasciato al caso e nelle prossime ore sarà potenziato e ulteriormente rafforzato il sistema di videosorveglianza intorno al palazzo di giustizia.

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