Dipendente picchiato all’ufficio ticket di Tropea, il presunto aggressore: “Vi spiego come sono andati i fatti”

L'uomo che ha già provveduto a sporgere denuncia ai carabinieri della Compagnia tirrenica ha raccontato la sua versione dei fatti

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Si era recato allo sportello ticket dell’ospedale di Tropea per regolarizzare le impegnative in merito ad alcuni esami di laboratorio da far fare alla moglie disabile con accompagnamento – dunque esente dal pagamento della tassa, ma avrebbe trovato l’opposizione di un dipendente. Ma quest’ultimo le avrebbe restituite all’utente “strappandole quasi in faccia”. Inizia così la lunga lettera di precisazione dei fatti accaduti del presunto aggressore che ha presentato già denuncia ai carabinieri. “Intorno alle 11 – ha scritto – mi sono recato presso l’ufficio ticket del nosocomio in tropea per regolarizzare le impegnative per esami di laboratorio da far fare in routine a mia moglie essendo la stessa disabile al 100% con accompagnamento , quindi esente dal pagamento del ticket con codice C02, ma secondo il dipendente non era cosi. Cosa ancora più grave, non ha nemmeno visto le impegnative, me le ha restituite quasi strappandole. (I carabinieri hanno fatto già delle copie allegandole alla denuncia).

“Inutilmente – ha proseguito – cercavo di spiegare che stava facendo un errore, ma il dipendente, non sapendo cosa dire, uscendo dall’ufficio, cercava di cacciarmi dicendomi che stavo facendo troppo casino e che avrei dovuto rispettare la fila. E ancora, mi aggiungeva che se non fossi andato via avrebbe fatto intervenire i carabinieri. Non riuscendo nell’intimidazione , sull’uscio dell’ufficio improvvisamente mi sferrava uno schiaffo che per mia fortuna andava a vuoto, di lì la colluttazione davanti ad un sacco di gente. Dopo qualche minuto diversi soggetti ci dividevano, ed io mi recavo dapprima dal medico del laboratorio analisi a cui riferivo l’ accaduto rinunciando ad effettuare le analisi e successivamente dai carabinieri per formalizzare nei confronti di quel dipendente denuncia querela per minaccia e omissione atti d’ufficio”.
“Questo – ha concluso – non è altro che l’ultimo episodio che questo soggetto mette in atto nei miei confronti e spero che venga allontanato al più presto da quel posto di lavoro”.

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