Cronaca

“La libertà non ha pizzo”, il nuovo progetto di Libera parte dal “feudo” dei Mancuso di Limbadi

In un momento particolarmente difficile per il territorio vibonese alle prese con una nuova escalation di intimidazioni, Libera lancia una campagna contro l'usura e il racket dalla villa confiscata dallo Stato al clan

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Parte dalla provincia di Vibo Valentia la prima delle tappe calabresi di LiberaIdee, progetto ideato da Libera che ha come obiettivo la rilettura attuale e condivisa del fenomeno mafioso e corruttivo. LiberaIdee è un percorso nazionale di ricerca sociale partecipata sulla presenza e la percezione delle mafie e della corruzione.

La libertà non ha pizzo. Durante la tappa vibonese, prevista per venerdì 18 gennaio alle ore 17,00 a Limbadi, nella sala convegni della villa confiscata, sita in località Santa, si terrà la presentazione della campagna regionale sui temi del racket e usura "La libertà non ha pizzo". Campagna civile nata a Reggio Calabria nel 2010, che vuole promuovere, partendo dal basso, una rivoluzione socio-economica e culturale, prefiggendosi come obiettivo primario l'ascolto e l'accompagnamento nel cammino difficile e di liberazione di molti imprenditori dal potere mafioso. E' dunque la volontà di restituire speranza e di non lasciar solo chi denuncia, insieme alla volontà di costruire spazi di economia sana e legale, il pungolo della campagna.




Momento difficile. "La campagna - sottolinea una nota del coordinamento vibonese - viene presentata in un momento particolare per il territorio di Vibo dove assistiamo, negli ultimi giorni, al susseguirsi di atti violenti e intimidatori ai danni di imprenditori e commercianti; ed a tal proposito esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà agli stessi con la speranza di poter costruire insieme un percorso fattivo che possa affrancare definitivamente i nostri luoghi. Simbolica è anche la scelta del luogo in cui si pone il primo passo di quella che vuole essere un'azione concreta a sostegno di imprenditori e piccoli commercianti, la villa confiscata al clan Mancuso, quello che prima era simbolo di potere violento, ora deve diventare luogo di legalità e speranza".

Gli ospiti. Prenderanno parte all'iniziativa: Giuseppe Gualtieri, prefetto di Vibo Valentia, Antonio Reppucci, commissario straordinario del comune di Limbadi, Ennio Stamile, referente regionale Libera Calabria, Lucia Lipari referente aria giustizia per Libera Calabria, Marcello Cozzi, presidente della fondazione nazionale Interesse Uomo, Michele Albanese, giornalista e responsabile Fnsi per la legalità e Gaetano Saffioti, imprenditore che si è rifiutato di pagare il pizzo. La giornata verrà moderata da Giuseppe Borrello, referente provinciale di Libera Vibo Valentia.

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