Sanità, livelli essenziali di assistenza: Piemonte in testa, bocciata la Calabria

La nostra regione fa registrare un punteggio inferiore rispetto all'anno precedente

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Il Piemonte guida le otto Regioni che ottengono un punteggio superiore a 200, altre otto raggiungono il livello minimo accettabile (tra 200 e 160) mentre per cinque Regioni il punteggio e' inferiore a 160. Sono i risultati della Griglia LEA 2017, messa a punto dal ministero della Salute proprio per monitorare il livello di erogazione dei Livelli essenziali di assistenza. Per la prima volta vengono forniti anche i punteggi delle Regioni a statuto speciale non sottoposte a verifica adempimenti (Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Province Autonome di Trento e Bolzano). Le Regioni, per poter accedere al maggior finanziamento del SSN - quota premiale del 3% delle somme dovute a titolo di finanziamento della quota indistinta del fabbisogno sanitario al netto delle entrate proprie - sono tenute a una serie di adempimenti, in base all'Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005. Le Regioni sottoposte alla verifica di tali adempimenti sono quelle ordinarie e la Sicilia (sono escluse la Valle d'Aosta, le due Provincie Autonome di Bolzano e Trento, il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna dal 2010).




Il "Mantenimento nell'erogazione dei LEA" viene certificato attraverso l'utilizzo di un set di indicatori (cd. Griglia LEA) ripartiti tra l'attivita' di assistenza negli ambienti di vita e di lavoro, l'assistenza distrettuale e l'assistenza ospedaliera. Nel 2017 risultano valutate positivamente, ottenendo un punteggio uguale o superiore a 160 (livello minimo accettabile) in base alla Griglia LEA, ben 16 Regioni. In particolare, le otto Regioni che raggiungono un punteggio superiore a 200 sono: Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Umbria, Abruzzo e Marche. Altre otto Regioni si collocano in un punteggio compreso tra 200 e 160 (livello minimo accettabile): Liguria, Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Provincia Autonoma di Trento, Lazio, Puglia, Molise e Sicilia. Le Regioni Campania, Valle d'Aosta, Sardegna, Calabria e la Provincia Autonoma di Bolzano si caratterizzano per i punteggi inferiori a 160 e presentano diverse criticita' ascrivibili in particolare all'area della prevenzione (screening e coperture vaccinali) e all'area distrettuale (residenziali anziani e disabili). Le Regioni Calabria e Campania, entrambe sottoposte a regime commissariale, presentano una situazione differente. Mentre la Calabria raggiunge un punteggio inferiore rispetto all'anno precedente, la Campania ha un punteggio migliorativo anche se non raggiunge ancora il livello minimo accettabile. Con riferimento alla P.A. di Bolzano, alla Sardegna e alla Valle d'Aosta si evidenzia il mancato invio di alcuni flussi informativi obbligatori. (AGI)