Tante promesse, numerose proteste e diverse denunce ma ancora la zona sud della provincia vibonese è lasciata senza una postazione di 118. I mesi passano ma di iniziative concrete nella direzione dell'attivazione del servizio neanche l'ombra. A sollevare la carenza il segretario provinciale del Partito Socialista Italiano Gian Maria Lebrino
La carenza. "Da tempo - scrive Lebrino - portiamo avanti l’istanza per ottenere una postazione fissa di 118 che serva una popolazione di circa 20 mila abitanti in una zona sprovvista e che presenta diverse criticità per raggiungere i nosocomi di Vibo (attraversamento del monte Poro) e Tropea (strada provinciale 23 chiusa da molto tempo). Ad oggi rimangono inascoltati i nostri numerosi e insistenti appelli al management provinciale dell’azienda sanitaria nessuna risposta, nessuna soluzione".
Per il dirigente socialista, "tale comportamento, tenuto da chi dovrebbe tutelare la salute dei cittadini, è vergognoso ed inaccettabile. La salute dei cittadini che risiedono nei comuni di Nicotera , Joppolo, Limbadi, Rombiolo e San Calogero è messa a repentaglio per l’incapacità, nel 2018, di alcuni “manager” di rimediare del personale e un mezzo sufficientemente attrezzato per prestare in tempi ragionevoli i primi e vitali soccorsi".
L'invito. Da qui la richiesta, ancora una volta, delle "dimissioni di chi sta alla guida dell'Asp vibonese e invieremo nei prossimi giorni una missiva al ministro competente".