Cronaca

Storie d’amore e di sangue: quando la gelosia uccide più della ‘ndrangheta

Troppe le arroganze e i gesti di violenza che si registrano ogni giorno in Calabria in alcune cerchie di giovani e adolescenti. Forte anche Il rischio di emulazione

Lamberti-Lazzaro-Vangeli

Una domenica di dicembre come tante in una chiesa calabrese addobbata a festa dove si respira già aria di Natale e di letizia. Il prete nella sua omelia predica, con generoso trasporto, la pace, il buon senso e l’amore che non deve mai essere possesso ma condivisione e ascolto. Il sacerdote si rivolge soprattutto ai giovani, che sono tra i più esposti, in questi tempi davvero bui, alle intemperie della vita di ogni giorno e, quindi, anche alla gelosia che requisisce l’altro e che sfigura l’amore stesso facendolo diventare malato. Un gruppetto ascolta le parole pronunciate dal parroco con attenzione. Altri hanno, invece, un occhio rivolto verso l’altare e l’ altro verso lo smartphone. Nelle aule scolastiche più di un docente, con parole appropriate, cerca da qualche tempo di fare altrettanto cercando di far capire agli studenti citando alcune frasi di Isabel Allende e di altri narratori del nostro tempo che quel germe del possesso ad ogni costo che è la gelosia sfigura giorno dopo giorno l’amore fino ad annientarlo.




Campanello d'allarme. Alcune dolorose vicende che hanno avuto per protagonisti alcuni giovani hanno accesso la spia rossa. Chi fa l’educatore ha, quindi, capito che bisogna correre ai ripari usando lo strumento della buona parola di cui negli ultimi anni si è fatto forse poco uso. Troppe le arroganze che hanno trovato asilo in alcune cerchie del mondo giovanile, per via anche della fragilità del tessuto familiare e del tessuto sociale precario. Comportamenti che hanno spianato la strada a forme di violenza strettamente legate alla gelosia, alla voglia di prevaricare sull’altro e al possesso ad ogni costo. Storie in cui la ‘ndrangheta direttamente non c’entra, ma il modo di agire è sempre lo stesso: la voglia di predominio su tutto e su tutti e, quindi, anche sulle donne viste non come compagne di vita o di avventura ma come proprietà assoluta e, quindi, guai a chi osa intromettersi e guai a lei se si rende conto che la storia è giunta al capolinea. Tutto questo nel silenzio spesso complice di una società, come quella calabrese, troppo accondiscendente che non fa quasi nulla per mettere un freno alla baldanzosa indole possessiva di questa giovani maschi rampanti convinti di essere i padroni assoluti del campo e gli unici attori degni di occupare la prima fila. Un comportamento che a lungo andare, se non si interviene con una adeguata opera di prevenzione, può anche sfociare - come purtroppo è già successo - nella violenza ai danni di altri coetanei o addirittura, come è accaduto nel passato più recente, nell’irreparabile, ovvero nell’ omicidio..

Storie d'amore e di sangue. Ed in questo contesto deve far riflettere quanto ha dichiarato l’altro ieri ai giudici il 19enne Gaetano Muller di Sorianello il quale ha confessato di essere stato lui ad ammazzare il cugino Bruno Lazzaro lo scorso 4 marzo con una coltellata all’addome. Un omicidio scaturito al termine di una lite mentre i due si trovavano in auto in località “Savini” per un chiarimento. Lo stesso Gaetano Muller ha confermato anche il movente: la contesa di una ragazza, figlia di un esponente di spicco di un clan locale. Il seguito di questa storia di sangue, d’amore conteso e di morte lo conosceremo attraverso il processo. Quello che a noi ci preme sottolineare in questo momento è che la vita è sacra, che l’amore può anche non essere per sempre e che l’altro può anche decidere di appartenere ad un’altra persona, o semplicemente al mondo e all’universo. Sta a lei o a lui fare la scelta. Per il resto alle istituzioni il compito di tenere alzate le antenne. Alto è, infatti, il rischio di emulazione tra gli adolescenti. Notevole è lo svuotamento valoriale dell’amore tra le giovani generazioni. Troppi continuano ad essere i cattivi esempi offerti dal mondo degli adulti e le colpevoli assenze che si registrano giorno dopo giorno in ogni parte della Calabria.

Più informazioni