Attentato a Strasburgo, gravemente ferito un giornalista di origini calabresi

È stato colpito da un proiettile durante l'assalto terroristico compiuto da Chérif Chekatt. Si troverebbe ricoverato in terapia intensiva

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Ha origini calabresi Antonio Migalizzi, il giornalista di 29 anni in gravi condizioni dopo essere stato ferito nell'attentato di Strasburgo. È stato colpito da un proiettile durante l'assalto terroristico compiuto da Chérif Chekatt mentre si trovava nei pressi del mercatino di Natale. Secondo i primi accertamenti, il giovane è stato raggiunto da un proiettile alla base del cranio.  A quanto si apprende, il giovane, sarebbe in condizioni più serie di come trapelato ieri sera e si troverebbe ricoverato in terapia intensiva.




Sangue calabrese. La famiglia Megalizzi è originaria di Reggio Calabria ma nel 1990 si è trasferita a Rovereto, in provincia di Trento. Antonio aveva appena cinque mesi e in Trentino è cresciuto con la passione per il giornalismo e la radio. Già durante gli studi all'università di Trento e di Verona, il giovane aveva iniziato a lavorare in radio, sia come speaker che come giornalista. Si trovava a Strasburgo per Europhonica, un consorzio radio universitario, con il compito di seguire le sedute plenarie del Parlamento europeo. A quanto pare la passione per la radio è un'eredità di famiglia visto che i genitori di Antonio hanno un radio locale, Radio Gamma.

Tutti a Strasburgo. Il papà e la mamma questa mattina sono partiti per Strasburgo, assieme alla fidanzata di Antonio, Luana Moresco, di Mezzocorona. La giovane è stata candidata per Forza Italia alle ultime regionali e Antonio le ha dato una mano durante la campagna elettorale, pur essendo stato in passato militante di Più Europa. Del caso di sta occupando personalmente Antonio Tajani, su sollecitazione della senatrice trentina di Fi, Daniela Conzatti, amica personale di Antonio.




Killer in fuga.  Cherif Chekatt, sarebbe ferito a un braccio e ancora in fuga, ma "non è escluso" che "abbia lasciato il territorio" francese. La caccia all'uomo continua con oltre 600 uomini delle forze di sicurezza francesi impegnati. L'uomo doveva essere arrestato ieri nell'ambito di un'inchiesta per tentato omicidio avvenuto nel corso di una rapina risalente all'estate scorsa, ma le forze dell'ordine non lo hanno trovato nella sua abitazione. Il 29enne è schedato in Francia come radicalizzato islamico. Dopo aver sparato, è stato ferito in uno scontro dai soldati dell'operazione Sentinelle per poi fuggire su un taxi. Nato il 4 febbraio 1989, è stato condannato nel 2011 a due anni di carcere per aver aggredito un 16enne con un coccio di bottiglia. Nato a Strasburgo, avrebbe origine magrebina. La 'fiche S' per radicalizzazione, cioè persona potenzialmente pericolosa per lo Stato, gli è stata assegnata nel 2016. Alle spalle il 29enne ha 20 condanne per reati comuni, tra cui per rapine, furti, violenze, danni.

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