La promessa di Gratteri agli studenti: “Libereremo la Calabria dalla ‘ndrangheta”

Il procuratore antimafia di Catanzaro ha invitato i giovani ad impegnarsi: "Porteremo via pezzi della 'ndrangheta ma voi dovrete occupare quei territori altrimenti il nostro lavoro sarà stato vano"

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"Stiamo facendo e faremo cose importanti per liberare i territori dalle mafie, ma quando porteremo via pezzi della 'ndrangheta, voi dovrete occupare quei territori, impegnarvi nel sociale, altrimenti il nostro lavoro sarà stato vano". Nicola Gratteri parla ad oltre 700 studenti nell'auditorium Guarasci di Cosenza dove ha inaugurato la terza edizione della "5 giorni di musica contro la mafie", la manifestazione culturale dedicata all'impegno sociale e civile che animerà la città bruzia fino al 15 dicembre.




Messaggi agli studenti. Nel faccia a faccia con il giornalista Arcangelo Badolati, il procuratore antimafia di Catanzaro ha lanciato messaggi precisi ai ragazzi delle scuole superiori provenienti da varie regioni d'Italia che hanno potuto dialogare con entrambi sui temi dell'attualità. “Il rapporto mafia-politica - ha ribadito Gratteri - è antico. La classe dirigente italiana ha una grandissima responsabilità nell’aver nutrito le mafie”. Gratteri ha lanciato un messaggio di speranza nella lotta alla 'ndrangheta: "Se sono rimasto in Calabria a fare il mio lavoro, vuol dire che sento che ce la possiamo fare...". Poi la promessa di liberare i territori dalle mafie e il monito ai giovani: "Allenatevi all'altruismo, alla generosità, crescerete prima degli altri". Prezioso il contributo di Arcangelo Badolati: "Quando ero bambino si poteva parlare di mafia soltanto sottovoce. Io oggi vi invito ad avere più coraggio, a ribellarvi se necessario, a non avere le paure che abbiamo avuto noi".

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