La sanità calabrese resta commissariata, Oliverio: “Governo attuale come i precedenti”

Il presidente della Regione Calabria critica la scelta del governo gialloverde e ribadisce: "Il commissariamento ha già fallito"

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"L'attuale governo è in linea con i precedenti, perché non c'è il cambiamento tanto sbandierato rispetto alla sanità calabrese". Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, a margine di una conferenza stampa nella sede della Giunta, commentando con i giornalisti la recente nomina, da parte del governo nazionale, di un nuovo commissario ad acta per la sanità calabrese.




"Ho già detto e scritto - ha aggiunto Oliverio - una lettera al governo prima che si determinasse, perchè non faccio questione di nomi. Ritengo l'istituto del commissariamento un istituto fallimentare e in Calabria dieci anni di commissariamento hanno portato frutti amari e un bilancio assolutamente negativo. Non lo dico io, lo dicono i tavoli interministeriali: anche l'ultimo tavolo, di meta' novembre, conferma che il debito non è stato ridotto ma si è impennato, che i Lea sono al di sotto della soglia minima e che cresce il numero dei calabresi costretti a curarsi in altre regioni. Del resto - ha sostenuto poi il presidente della Regione - anche la Corte costituzionale, con riferimento alla Campania, di recente ha definito incongruente un peridio di dieci anni di commissariamento. Infatti, mi sembra che dieci anni di commissariamento non siano più un fatto straordinario ma un fatto patologico, ed è la dimostrazione che il ruolo di supplenza che il commissario dovrebbe avere rispetto alla gestione ordinaria della Regione si è rivelata fallimentare".

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