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Violenza sessuale su minori, agli arresti un quarantaduenne

Gli inquirenti hanno accertato che, dietro l’apparente normalità familiare e lavorativa, si celava la personalità di un adescatore seriale di adolescenti

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Violenza sessuale su minori, prostituzione minorile, stalking, detenzione di ingente quantità di materiale pornografico prodotto con l’utilizzo di minorenni. Questi i gravissimi capi di imputazione contestati dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, Caterina Catalano, nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Capo Giovanni Bombardieri, a carico di un insospettabile operaio della provincia di Reggio Calabria, al termine delle laboriose ed approfondite indagini svolte dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni su numerosi casi di minori adescati on line attraverso relazioni virtuali avviate sui social network con il fine, concretizzatosi in diversi casi, di successivi incontri reali di natura sessuale.




Gli inquirenti hanno accertato che, dietro l’apparente normalità familiare e lavorativa, si celava la personalità di un adescatore seriale di adolescenti che, approfittando delle opportunità di anonimato che offre il web, non esitava a mentire spudoratamente sulla propria identità al solo fine di ingannare gli interlocutori, per indurli ad inviare proprie immagini intime e compromettenti e poi minacciarli al fine di concordare incontri reali nel corso dei quali consumare atti sessuali.

Le indagini, svolte dagli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni, su direttive del Sostituto Procuratore Romano Gallo e coordinate personalmente dal Procuratore della Repubblica Aggiunto dott. Gerardo Diminijanni, si sono rivelate particolarmente complesse e delicate, poiché l’uomo esercitava una fortissima influenza psicologica nei confronti delle vittime, che ignare di quanto stesse accadendo loro, credevano ingenuamente di chattare con un coetaneo per scoprire invece, troppo tardi, la reale identità dell’interlocutore quando, nel corso degli incontri reali concordati, venivano costretti o convinti con il ricatto a subire atti sessuali o erano, successivamente, oggetto di condotte persecutorie, chiudendosi, nella maggior parte dei casi, nel silenzio e subendo gli abusi senza ribellarsi.

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