Cronaca

Protesta dei precari in Calabria, presidio alla stazione di Lamezia e vertice in Prefettura a Catanzaro

Torna alla normalità il traffico ferroviario dopo l’occupazione dei binari da parte dei 500 precari Resta il presidio in attesa dei risultati del vertice in Prefettura

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È ritornata a fluire la circolazione ferroviaria tirrenica dopo la turbolenta mattinata in cui  i circa 500 precari calabresi hanno manifestato occupando i binari della trazione ferroviaria lametina. La decisione è stata presa dopo  dopo l'avvio di un vertice in Prefettura a Catanzaro, dove si sono riuniti  i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria assieme al  prefetto, Francesca Ferrandino. I lavoratori mantengono, però, il presidio della stazione in attesa degli sviluppi della vertenza. Le richieste dei lavoratori rimangono invariate: chiedono un  provvedimento che possa consentire loro di proseguire l'attività negli enti in lavori socialmente utili e di pubblica utilità.




Richieste al Governo. Il prefetto di Catanzaro, Francesca Ferrandino, ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei ministri una comunicazione nella quale ha sintetizzato i contenuti della vertenza dei precari ex Lsu-Lpu e ha illustrato lo stato di agitazione confluito nella protesta dei lavoratori, ancora in corso, alla stazione di Lamezia Terme. Lo rendono noto i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil con riferimento alla riunione che i segretari generali delle confederazioni, Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo, hanno avuto in Prefettura. I sindacati hanno, inoltre, chiesto al prefetto di Catanzaro di inoltrare al governo nazionale la richiesta a dell'immediata convocazione di un tavolo di confronto nazionale sulla vertenza degli ex Lsu-Lpu o di una nota ufficiale dello stesso governo nella quale il governo nazionale di assuma l'impegno di risolvere la problematica in tempi brevi. (f.t.)

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