E' stata nominata la commissione di accesso agli atti all'Asp di Catanzaro da parte del prefetto della città capoluogo di provincia. La decisione da parte dell'autorità prefettizia è legata agli sviluppi dell'operazione antindrangheta denominata "Quinta Bolgia" che nelle scorse settimane ha visto finire in carcere diversi affiliati alle cosche del Lametino e del Catanzarese ed esponenti politici di primo piano.
Gli atti dell'inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e, in particolare, dal procuratore Nicola Gratteri e dal sostituto Elio Romano, sono stati trasmessi - come da prassi - al prefetto di Catanzaro Francesca Ferrandino per le valutazioni di competenza. Quella di Catanzaro è la seconda Asp calabrese ha finire sotto i riflettori della Prefettura. Nelle scorse settimane la commissione prefettizia si era infatti insediata anche a Reggio Calabria allo scopo di valutare eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata.
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