Economia & Società

Vibo “maglia nera” nella classifica della qualità della vita, bocciatura meritata?

Abbiamo chiesto allo scrittore ed economista Alessandro De Salvo di analizzare i parametri per i quali "Italia Oggi" ha relegato la provincia in ultima posizione per vivibilità

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di ALESSANDRO DE SALVO

Il quotidiano “Italia Oggi” ha relegato all’ultimo posto Vibo Valentia nella classifica sulla qualità della vita delle province italiane.

Perché siamo ultimi? Ragioni ataviche e stranote ci relegano in fondo alla classifica redatta da “Italia Oggi”: indicatori economici pessimi; macrocriminalità pervasiva; elevato disagio sociale; dati ambientali poco soddisfacenti. E’ indiscutibile che riducendo l’incidenza di questi brutti fenomeni vivremmo molto meglio.




Perché, probabilmente, non dovremmo essere ultimi? A parere di chi scrive, però, appare evidente che determinati potenziali indicatori di benessere, probabilmente perché non tutti facilmente parametrabili, non siano presi in considerazione da queste classifiche, che definire stucchevoli non sembra esagerato. Quanti chilometri di costa, invidiatissima dal mondo, conta la nostra provincia? Qual è la percentuale di spiaggia libera rispetto alla superficie totale? Qual è la densità di ricettività turistica della provincia? Quante sono, e di quali qualità, le produzioni autoctone? Quanti sono i pendolari sul totale dei lavoratori e quanto tempo impiegano a raggiungere la loro sede lavorativa? Quanti luoghi di interesse storico e culturale esistono sul territorio provinciale?

Il risultato. Probabilmente tenendo conto di questi fattori non saremmo ultimi e, utilizzando un eufemismo calcistico, potremmo puntare ad una tranquilla zona salvezza.

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