Economia & Società

Stop alle udienze in Calabria, avvocati in sciopero contro il “populismo giustizialista”

Le Camere Penali della Calabria hanno aderito all'astensione collettiva dalle udienze penali in programma fino 23 novembre. Ecco le ragioni della protesta

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Anche le Camere Penali della Calabria hanno deciso di aderire all'astensione collettiva dalle udienze penali in programma dal 20 al 23 novembre prossimi. Uno sciopero indetto dalla Giunta dell'Unione delle Camere Penali Italiane dopo le iniziative intraprese dal Governo in tema di Giustizia. "Purtroppo - spiega in una nota l'avvocato Vincenzo Gennaro, componente del coordinamento delle Camere Penali della Calabria - a fronte di norme, emanate frettolosamente, in clamorosa antitesi con i principi dell’intero sistema legislativo, che ne minano le fondamenta nella sua corretta applicazione, non rimane altro mezzo che la protesta. La cancellazione di regole, poste a presidio dei principi costituzionali e promananti anche dalla logica, rischia di comprimere irrimediabilmente i diritti sia dell’imputato, quanto della persona offesa, in nome di un buon funzionamento della giustizia penale, che, specie chi ha un minimo di conoscenza della materia, sa bene in realtà non è tale; anzi apre le porte ad un processo che potrebbe non avere mai una fine".




Venerdì 23 novembre si terrà a Roma, presso il teatro Manzoni, una manifestazione nazionale cura dell’Unione Camere Penali Italiane contro il “Populismo Giustizialista” in difesa della Costituzione e dei diritti della persona, a cui parteciperanno non solo gli Avvocati, ma molti esponenti dell’accademia per dare voce ai diritti dei cittadini, per come si legge nel relativo manifesto. A livello regionale giorno 21 novembre 2018 presso la sala del Consiglio Comunale di Palmi le Camere Penali della Calabria cercheranno di illustrare, alla Calabria, gli errori che si stanno commettendo nel settore dalla giustizia penale, frutto di scarsa sensibilità nell’applicazione pratica di principi giurisdizionali e di tutela di tutti i consociati. "Non già solo nell’interesse di alcuni, ma di tutti - chiarisce la nota degli avvocati - perché anche coloro che oggi vogliono abolire le garanzie un giorno potrebbero trovarsi essi stessi ad invocarle, ma gli Avvocati saranno lì, comunque vadano le cose, a difendere i diritti di tutti e chiedere il rispetto di quei principi che oggi si vogliono cancellare".