AIDAA chiede un percorso di recupero per i cani costretti a combattere

aidaa.jpg

AIDAA, Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, ha chiesto che venga effettuato uno specifico programma di recupero per i cani che venivano sfruttati per dei combattimenti nella Piana di Gioia Tauro.

Prima di fare il punto sulla notizia è utile fare un passo indietro, per ricordare appunto quanto avvenuto in questa località calabrese.

Un arresto che ha smascherato l’organizzazione di combattimenti clandestini

Un’operazione a cura della Squadra mobile di Reggio Calabria e del Commissariato di Taurianova ha condotto ad alcuni arresti per spaccio di sostanze stupefacenti, i quali sono stati eseguiti il 6 novembre 2018.

Nell’occasione gli agenti della Polizia di Stato hanno avuto modo di smascherare anche un sistema finalizzato all’organizzazione di combattimenti clandestini tra cani, una forma di sfruttamento degli animali davvero becera che purtroppo, a quanto pare, non è ancora stata debellata in modo completo dal nostro paese.

La notizia ha suscitato grande clamore in tutta Italia: ne hanno infatti parlato, con degli articoli dedicati, molte delle più importanti testate nazionali, e anche il Premier Matteo Salvini ha annunciato sui suoi profili Social l’avvenuto arresto di questi criminali, scrivendo “le bestie siete voi”.

È davvero terribile quanto questi poveri cani sono stati costretti a subire: agli esemplari erano somministrate sostanze anabolizzanti affinché potessero essere più efficaci durante i combattimenti, senza trascurare la somministrazione di altre sostanze che ne accentuavano l’aggressività.

Quale sarà il futuro di questi 7 cani

Il fatto che le Forze dell’Ordine abbiano svolto il loro lavoro e abbiano assicurato alla giustizia questi criminali non può che essere positivo, ma gli amanti degli animali si chiedono, a giusta ragione, quale sarà il futuro di questi cani andati incontro a un destino così crudele.

I 7 cani di razza Terrier che i poliziotti hanno individuato nel loro intervento in quel di Gioia Tauro sono senz’altro, oggi, dei cani pericolosi, per via di tutto ciò che hanno dovuto subire.

Proprio per questa ragione AIDAA ha lanciato l’allarme, sottolineando come il rischio che tali esemplari possano ora essere soppressi sia molto elevato.

L’associazione intende assolutamente evitare un simile epilogo, d’altronde si sta parlando di creature innocenti che non hanno mai conosciuto l’affetto, la tenerezza e la serenità: la loro unica colpa è quella di essere capitate tra le mani sbagliate.

AIDAA al lavoro per avviare uno specifico percorso di recupero

Alla luce di questo, dunque AIDAA auspica per questi 7 cani un percorso di recupero mirato, e a tale riguardo si è già attivata nel raccogliere la disponibilità di professionisti dai differenti profili.

AIDAA ha già preso contatti con la Procura di Locri, cui questi professionisti saranno indirizzati per il compimento di questa sfida che si preannuncia senza dubbio complessa, ma non per questo impossibile.

L’auspicio di una “nuova vita” per questi 7 esemplari

Sarebbe davvero meraviglioso se questi cani, dopo tutte le terribili cose che hanno dovuto patire, potessero vivere una vita tranquilla serena e magari conoscere l’amore di un padrone che possa volergli bene.

Sicuramente è importante che a un cane domestico non manchi nulla dal punto di vista materiale: è sufficiente visitare un sito web dedicato ai prodotti per animali come ad esempio PetIngros, il cui indirizzo è https://www.petingros.it, per rendersi subito conto del fatto che questi amici a 4 zampe hanno bisogno di tante piccole cose, dai cuscini alle cucce, ma non c’è davvero alcun dubbio sul fatto che prima di ogni cosa sia fondamentale che il cane riceva dell’affetto.

L’auspicio è dunque che AIDAA riesca a portare a termine questa sua battaglia e che questa brutta storia possa culminare non solo con l’arresto dei criminali che sono stati arrestati, ma anche con l’inizio di una nuova vita per i malcapitati Terrier.