Politica

Congresso Pd, Minniti scioglie la riserva e si candida ma avverte: “Non sono lo sfidante renziano”

L'ex ministro dell'Interno punta ad avere dalla sua parte quegli amministratori e quei cittadini che consentano di rimettere in piedi il progetto riformista

minniti00000000-jpg-2.jpg

Ha sciolto la riserva, come era ampiamente presumibile, Marco Minniti. E questa mattina dalle colonne di Repubblica ha annunciato la sua candidatura alla segreteria del Partito democratico. "Ho deciso di mettermi in campo perchè considero la mia una candidatura di servizio, di una persona che ha ricevuto tanto dal suo partito". Pone subito i paletti, rispetto all'equazione Minniti-Renzi, l'ex ministro dell'Interno: "Non sono - chiarisce - lo sfidante renziano. Ed essendo stato tra chi non ha esagerato nel lodarlo quando era al potere, non ho alcun bisogno di prenderne le distanze. Renzi ha perso e si è giustamente dimesso  assumendosi responsabilità che vanno oltre le sue.




Il tema ora non è questo ma come salvaguardare il progetto riformista. Connettere il riformismo al popolo". E sul suo avversario, Nicola Zingaretti puntualizza: "Non ne parlerò mai male. Serve un patto: chi vince avrà la collaborazione di tutti. Io non cerco scorciatoie". E ancora: "Rappresento 550 sindaci che mi hanno chiesto di candidarmi e non un equilibrio correntizio". Poi si rivolge al popolo del Pd: "Da qui in avanti - spiega Minniti - non si può rispondere con la freddezza delle statistiche, dicendo a chi ha perso il lavoro che l'occupazione cresce"