Economia & Società

Callipo: sette detenuti assunti per lavorare all’interno del Penitenziario di Vibo Valentia

Saranno impiegati dall'azienda di Maierato per il confezionamento di 10.000 idee regalo natalizie. L'iniziativa giunta alla terza edizione

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Lavoro e formazione in carcere, è questo il binomio del progetto dell’azienda Giacinto Callipo Conserve Alimentari che punta all’inserimento lavorativo dei detenuti come occasione di recupero sociale. L’iniziativa, avviata per la prima volta nel 2016, prevede per il terzo anno consecutivo la collaborazione con il Penitenziario di Vibo Valentia per l’assunzione di sette detenuti – da parte dell’azienda – per un periodo di due mesi.

I detenuti selezionati hanno il compito di  confezionare all’interno del carcere 10.000 idee regalo,contenenti u assortimento dei pregiati prodotti Callipo, che saranno in vendita per le prossime festività natalizie.

Il percorso lavorativo prevede un periodo di training con le maestranze di Callipo per trasferire ai detenuti-lavoratori oltre alle tecniche di confezionamento anche i valori e le linee guida a cui tutti i lavoratori  devono attenersi, per farli sentire parte integrante dell’azienda.

“Ogni detenuto ha la sua storia ma tutti hanno la stessa esigenza: avere una speranza per il futuro. La formazione e il lavoro sono la strada giusta per il recupero sociale, i detenuti possono in questo modo dimostrare che può esserci un cambiamento e tornare a credere nella possibilità di rifarsi una vita dopo la  conclusione della pena. La collaborazione con Callipo è una grande opportunità per tutti i detenuti coinvolti in questi anni, perché un’azienda virtuosa dà loro fiducia. La nostra speranza è che anche altre aziende del territorio possano comprendere la valenza sociale del progetto e decidere di farne parte”, ha commentato Antonio Galati, direttore del Penitenziario di Vibo Valentia.

Il presidente Pippo Callipo ha aggiunto:  “Il clima di fiducia che si è instaurato in questi anni all’interno del Penitenziario e l’entusiasmo, l’impegno e la gratitudine che i detenuti dimostrano ci ripagano di ogni sforzo. Il lavoro è la prima strada per ridare dignità alle persone recluse e noi vogliamo farlo in modo concreto dimostrando che si può dare e ricevere una seconda possibilità, si possono superare i presidente Pippo Callipo ha aggiunto: “Pregiudizi, si può costruire un futuro migliore. Si tratta di un progetto che ci sta molto a cuore e il cui impatto sociale ci viene riconosciuto anche a livello nazionale. Lo scorso 2 ottobre, infatti, siamo stati invitati a dare la nostra testimonianza al riguardo all’interno del “Salone della Csr e dell’Innovazione Sociale”, svoltosi presso l’Università Bocconi di Milano”.

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