Un’altra vicenda di violenze a danno di una donna sventata nella città lametina. Pochi minuti dopo la mezzanotte una pattuglia dei carabinieri di Lamezia Terme durante un controllo del territorio nei pressi dell’ex Zuccherificio, in località Sant’Eufemia, proprio dallo stabile decadente i militari hanno visto uscire, in preda la panico, una giovane donna che, correndo con tutta la forza che le era rimasta, chiedeva disperatamente aiuto trovandosi dopo pochi metri proprio in prossimità dei carabinieri.
La vicenda. Dopo averla tranquillizzata ed aver rapidamente intuito cosa fosse successo i militari, supportati da un’altra pattuglia dell’Arma immediatamente intervenuta, hanno fatto irruzione nel vecchio immobile e lo hanno trovato ancora lì B.T. di 34 anni, marocchino, irregolare. A pochi metri da lui si trovava un coltello a serramanico. Dal racconto della donna e dall’esito degli accertamenti effettuati sulla donna nel locale nosocomio è stato possibile ricostruire quanto accaduto.
Un rifugio pericoloso. Vittima ed aggressore, insieme ad altre persone straniere senza fissa dimora conosciuti durante il viaggio in treno per raggiungere Lamezia, avevano trovato riparo dalle intemperie all’interno del citato stabilimento abbandonato. Lì si sarebbero addormentati in attesa che facesse giorno. Ma, mentre la donna dormiva su un giaciglio di fortuna, il suo aggressore dapprima l’avrebbe colpita sferrandole un pugno nello stomaco e poi, sotto la minaccia di un coltello, avrebbe tentato di violentarla. Il giovane straniero, pertanto, è stato tratto in arresto per “tentata violenza sessuale e minaccia aggravata” e tradotto presso la casa circondariale di Catanzaro.(f.t)