Il Tribunale del Riesame ha depositato le motivazioni della decisione dello scorso 4 Ottobre sulla posizione di Ezio e Francesco Perfidio, entrambi di Nicotera, ritenuti coinvolti nell’omicidio di Stefano Piperno, entrambi difesi dall’avv. Francesco Sabatino. La motivazione dei Giudici del Riesame esclude la gravità indiziaria nei confronti del padre Francesco Perfidio rispetto al concorso in omicidio.
In particolare i Giudici ritengono che “quanto alla condotta di omicidio gli elementi raccolti a sostegno della configurabilità del suo concorso morale non siano pienamente convergenti: invero i riferimenti operati dai familiari si scontrano con il contenuto di alcune conversazioni nelle quali appare esplicito il riferimento al solo Ezio quale esecutore materiale della condotta.
Ancora i giudici hanno valorizzato il deposito da parte dell’avv. Sabatino di una consulenza fonica mirata a dimostrare l’estraneità dei fatti del Perfidio Francesco anche con riferimento ad un passo non trascritto dalla polizia giudiziaria che avvalorerebbe la tesi della difesa.
Dalla lettura del provvedimento che riguarda un procedimento ancora in fase di indagini emergono ulteriori argomenti che sicuramente saranno oggetto di approfondimento a partire dalla presenza del Piperno alle ore 15,28 a Nicotera il giorno della scomparsa, contestata dalla difesa che ha rilevato che il telefono della vittima agganciasse una cella di Gioia Tauro.
Sul punto il Riesame ha ipotizzato un sovraccarico di una cella agganciata da un numero considerevole di utenze, con conseguente utilizzo di una cella vicina. Naturalmente la questione relativa all’aggancio delle utenze di interesse e alle diverse immagini di videosorveglianza acquisite saranno oggetto di approfondimento da parte dei consulenti nominati.
