Cronaca

Rompe il silenzio il papà di Christian e Nicolò, vittime assieme alla mamma dell’alluvione

Un post scritto su Facebook realizzato con l’intento di lanciare un messaggio di speranza e di auspicio al cambiamento per l’intera regione, un messaggio di speranza e fede lanciato dal marito e padre delle vittime del maltempo

di FEDERICA TOMASELLO

Un uomo a cui la vita ha tolto molto, un uomo giovane e felice il cui centro della propria esistenza era la famiglia, un uomo che in una notte ha perso gli affetti più cari. Angelo Frijia, marito e padre, vittima riflessa di un’alluvione che ha portato con sè la moglie Stefania e i suoi due bambini, Christian di sette anni e Nicolò di due. Oggi, a pochi giorni dall’ultimo saluto ai suoi cari, momento che ha fatto commuovere l’Italia intera, Angelo Frijia trova la forza di parlare decidendo come mezzo quello dei social, in particolare di Facebook, sul cui profilo personale scrive “  Prendete esempio dalla mia storia, dalla mia disgrazia, dalle persone volontarie che hanno cercato insieme a me e i miei compagni, i miei familiari. Ci vogliono esseri umani che non distruggono, ma che costruiscono con il cuore e l’anima pulita che li accompagnano”.

Occorre la forza di cambiare. “ Le cose qui non vanno bene e tante cose potrebbero cambiare -sottolinea nel suo post Angelo Frijia-  Le prime tra queste sono l’amore verso gli altri, il contagio e il coraggio di trasmetterlo. Poi ce sono altre come, ad esempio, assumere dipendenti che lavorano con il cuore e con un minimo di studio, le raccomandazioni e i permessi non devono esistere. Le tentazioni a non crederci devono sparire”.




Una giornata di preghiere. Ha aperto il suo cuore il papà di Christian e Nicolò dopo aver trascorso la giornata a Paravati, a chiedere probabilmente conforto o a rivolgere le preghiere a Natuzza  Evolo. “Bellissima esperienza, grande conforto, enormi sensazioni che continuerò a sentire, con la preghiera con la fede e con il coraggio. -è così che racconta la propria esperienza a Paravati Angelo Frijia- Solo in questo modo si trova una soluzione. Ammiro e stimo i volontari di “Costa Nostra” o chi come loro fa gesti d amore per gli altri.”

L’amore deve muovere tutto. “Basta raccomandazioni – scrive ancora il giovane  - basta soldi nel portafogli a persone furbe o meglio che si sentono furbe. I più forti di questa terra non sono loro, ma chi usa il cuore e mette amore in tutto ciò in cui crede. Io vi consiglio di stare sereni e tranquilli perché la calma e la pazienza vi renderanno forti ,molto forti, più forti di me in questo momento”.

Il ruolo centrale della fede. Un uomo devastato dalla perdita, è così che si presentava Angelo ai funerali della sua famiglia, lo stesso uomo che attraversa e vive il dolore che lo ha colpito e che, nonostante la difficile prova presentatasi lungo il proprio percorso di vita, ha deciso di rafforzare, con un’inaspettata forza, la propria fede facendola divenire fondamento proprio ora e nonostante tutto. “Io ed il mio mondo insieme ai miei angeli Stefania Christian e Nicolò preghiamo per tutti voi che siete stati compagni nel dolore e nel conforto. Grazie di cuore a tutti. Insieme possiamo crederci molto di più. Grazie .Vi vogliamo tanto bene”.

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