Cronaca

L’ultimo viaggio di Stefania e i suoi angeli, in migliaia ai funerali (FOTO-VIDEO)

Lacrime, dolore e commozione nel giorno dei funerali, nella chiesa di Santa Caterina a Gizzeria per ricordare Stefania Signore e i suoi bambini, deceduti la scorsa settimana nell’alluvione

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di FEDERICA TOMASELLO

Due fiumi rimarranno vividamente impressi nella mente di chi non dimenticherà mai la terribile alluvione che ha colpito il lametino e tutta la Calabria, nella notte tra giovedì e venerdì della scorsa settimana, in cui Stefania Signore e i suoi bambini hanno perso la vita. Un fiume di fango e detriti li ha colpiti in pieno, mentre rientravano a casa, distruggendone i sogni e le speranze e allontanandoli per sempre dalle braccia dei propri cari; un fiume di persone, invece, li ha accompagnati nell’ultimo saluto che si è svolto all’aperto, in uno spiazzo, a Mortilla di Gizzeria,  per garantire a più gente possibile di poter partecipare.




Migliaia di persone a salutarli.  Un corteo, composto da centinaia di persone, ha condotto i tre feretri con sottofondo le canzoni di Biagio Antonacci, le preferite della giovane Stefania. Il corteo, capeggiato da circa venti bambini, in maglietta bianca, ha attraversato il prato verde per arrivare fino al palco dai cui è stata celebrata la liturgia. Famiglie intere, anziani, parenti e istituzioni hanno voluto manifestare la propria vicinanza alla famiglia di Stefania e in particolare al marito, Angelo Frijia, che, con il volto segnato dalle lacrime versate e con la maglietta del Milan, la squadra rigata dai suoi bambini, non ha mai distolto il proprio sguardo dalle bare, vicine tra loro, in cui riposano la moglie, il primogenito Christian e anche il piccolo Nicolò, ritrovato ieri nelle campagne di San Pietro Lametino, dopo una settimana di ricerche, sotto una fitta coltre di detriti e fango. La funzione è stata celebrata nel comune di Gizzeria, poco distante dal mare il cui rumore delle onde ha accompagnato spesso gli abitanti, tra questi anche la stessa Stefania; onde, proprio loro che l’hanno portata via dai suoi cari.

Un abbraccio virtuale. Le centinaia di persone presenti, strette in un virtuale abbraccio hanno accompagnato le tre vittime nel loro ultimo viaggio. A celebrare la funzione Monsignor Luigi Cantafora che, in un’intensa omelia, rivolgendosi ai familiari e all’intera cittadinanza, ha detto: “Siamo molto addolorati e attoniti ma siamo qui e ci stringiamo a voi . Grazie a Dio il corpo di Nicolò è stato ritrovato, ringraziamo i volontari che hanno proseguito le ricerche. La vita è come un filo d’erba, in un attimo si è spezzata . A quale fede siamo chiamati? Credere che negli strappi dolorosi il Signore è al nostro fianco. Il Signore condivide il nostro dolore, Lui che è entrato nella morte e adesso vive per sempre, Lui è la via , la verità, la vita. La morte per Stefania, Nicolò e Christian è venuta come un ladro all’improvviso, le loro voci sono state come tuoni nella tempesta ma neanche  la morte può distruggere la nostra esistenza.

Volano con i palloncini  Sono presenti anche gli amichetti di Christian all’ultimo saluto che lo porterà fisicamente via dai propri cari ma che lo farà vivere per sempre nel cuore dell’intera cittadinanza calabrese, perché il piccolo, il fratellino e la sua mamma sono divenuti fratelli, figli, nipoti di tutta la popolazione. I palloncini bianchi hanno salutato, infine, mamma e figli in cielo, aggrovigliandosi in aria tra loro come in un abbraccio, lo stesso che Stefania dava ai propri figli. È con questa istantanea che tutti li ricorderanno.

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