Politica

Sala relax a Montecitorio, cresce l’indignazione dei nostri lettori

La proposta avanzata al presidente della Camera dei deputati Roberto Fico dalla parlamentare vibonese Dalila Nesci

Ha suscitato un’ondata di indignazione la proposta fatta dalla deputata del Vibonese Dalila Nesci di una “sala relax” a Montecitorio per i parlamentari sottoposti a periodi particolari di stress.  Degli spazi all’interno delle Camere “per consentire ai deputati e senatori – specifica Dalila Nesci – che vorranno farlo, di partecipare (ovviamente fuori dagli orari dell’attività parlamentare e, ripeto, senza alcun costo aggiuntivo per il Parlamento) a momenti di formazione sulle pratiche di consapevolezza, concentrazione mentale e meditazione. Offrire ai parlamentari un’introduzione alle pratiche di concentrazione e di consapevolezza, in tal senso, significa contribuire a superare quelle forme di pensiero superficiale e inutilmente violento, in cui spesso finisce il dibattito politico”.

Apriti cielo. Sul web si è “scatenato l’inferno”

Giovanna scrive: “Senti cara onorevole forse tu non sai cos’è lo stress, vieni a casa mia che ti lascio mio figlio disabile di 33 anni. Forse più che spazi per i parlamentari c’è bisogno di strutture  diurne per aiutare madri come me”.

Anche Vincenzo va giù duro: “Comunque sta deludendo. E’ da cinque anni che è deputata e per Vibo Valentia e la sua provincia non sta facendo nulla”.

Nando, invece, si affida all’ironia: “Andare a zappare no? Sarebbe (per certi personaggi ) un ottimo sistema per rilassarsi………povera Italia e poveri noi”.

Più caustica Angela: “Mi viene da ridere. Io lavoro da 40 anni e non ho mai avuto una sala relax. Ma dove credono di essere, cominciamo bene”.

Stefania ha una soluzione: “Per come i parlamentari calabresi hanno ridotto la nostra terra: sanità distrutta, mare inquinato, beni archeologici nascosti sotto terra o in scantinati, immigrati fatti diventare un business, trasporti da terzo mondo … dovreste prendere uno di quei barconi dei poveri immigrati e andarvene …. sentiamo solo assurdi. La Nesci è pure di Tropea e dovrebbe sapere che quest’anno nonostante la terna prefettizia e presumo con la pletore di collaboratori il mare è stato ridotto a latrina”. Come dire: i problemi sono altri.

Mentre Salvatore ha colto una sottigliezza: “Nell’articolo è riportato virgolettato il pensiero illuminato della proposta dell’On. Nesci. Certamente non era nella sua intenzione creare una sala “relax” ma secondo me il sunto è lo stesso. D’altronde nei privilegi della casta sono previsti: psicologi, pranoterapeutici e altro….”.

Più informazioni