Cronaca

Autobomba a Limbadi, a fine mese i Ris di Messina effettueranno gli accertamenti irripetibili

Oggi, invece, davanti al Tribunale del Riesame, verrà discusso il ricorso presentato dai difensori dei quattro indagati, ritenuti a vario titolo, ideatori e organizzatori dell'attentato

Saranno effettuati il prossimo 28 agosto, dai Ris di Messina, gli accertamenti tecnici irripetibili sull'auto di Matteo Vinci, fatta saltare in aria da un ordigno lo scorso nove aprile in contrada "Macrea" di Limbadi. Le analisi riguarderanno - scrive questa mattina la Gazzetta del Sud - anche le tracce di esplosive repertate dai carabinieri sul luogo dell'attentato nel quale ha perso la vita il biologo di 44 anni, mentre il padre è rimasto gravemente ferito.




Oggi, invece, davanti al Tribunale del Riesame, verrà discusso il ricorso presentato dai difensori dei quattro indagati, ritenuti a vario titolo, ideatori e organizzatori dell'attentato, per l'annullamento della custodia cautelare emessa lo scorso 18 luglio dal gip distrettuale. Si tratta di Rosaria Mancuso, 63 anni (avv. Di Renzo e Sabatino), del marito Domenico Di Grillo, 71 anni, (avv. Di Renzo), della figlia Lucia Di Grillo, 29 anni (avv. Di Renzo e Vecchio) e del marito di quest'ultima Vito Barbara, 28 anni (avv. Di Renzo e Costarella).

Tutti e quattro gli indagati vengono ritenuti responsabili di un altro tentato omicidio ai danni del padre del biologo, risalente allo scorso 30 ottobre, di una tentata estorsione ai danni dei Vinci e di detenzione illegale di armi clandestine.