Cronaca

Il codice segreto della ‘ndrangheta vibonese: “Così avvengono le affiliazioni ai clan” (FOTO)

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Ecco il quaderno con le formule e il giuramento per entrare nell’organizzazione ritrovato dai carabinieri in un garage di Nicotera Marina nel corso di una perquisizione

di MIMMO FAMULARO

“Buon vesperu, siete conforme a riservare questa località”. Inizia con queste parole scritte su un quaderno a righe il rito di affiliazione alla ‘ndrangheta trovato dai carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia a Nicotera Marina nell’ambito di alcune perquisizioni nell’abitazione della nonna dei fratelli Domenico e Salvatore Piccolo, arrestati nei giorni scorsi per detenzione di armi, droga e munizioni.

Battesimo della ‘ndrangheta. Le pagina scritte con inchiostro blu sono stata trovate nel regno incontrastato del più potente clan vibonese, quello dei Mancuso. Un libricino contenente la formula dei riti di affiliazione, copertina gialla, trentadue fogli manoscritti. Era nascosto in un anonimo garage della periferica vibonese. Quello scoperto dai militari è in pratica la formula del battesimo di ‘ndrangheta. Un rituale preciso con tanto di linguaggio in codice, frasi apparentemente senza senso che per i cultori della materia sarebbero veri e propri giuramenti per impedire tradimenti. “Riservo questo luogo come l’hanno riservato i nostri tre vecchi fondatori”. Onore e omertà sono il filo conduttore del rituale. Oggi come nell’Ottocento. Fogli ricchi di significati e con una data precisa all’apice: 13 dicembre del 2014. Quel giorno a Nicotera Marina fu compiuto evidentemente un rito di affiliazione. Uno dei tanti in una provincia ad alta densità mafiosa dove l’antistato appare più forte dello Stato e l’azione di contrasto negli ultimi anni si è rivelata fin troppo debole, di sicuro poco incisiva. “Buon vesperu” è la frase iniziale, “riservandomi capo contabile e cariche speciali” quella finale. E il termine verbo riservare, non a caso, è il più utilizzato, in tutte le sue locuzioni.

I precedenti. Non è la prima volta che a Vibo vengono trovati manoscritti con riti di affiliazione alla ‘ndrangheta. Nel recente passato i carabinieri erano già incappati in qualcosa di simile. Un altro quaderno del genere venne ritrovato in un negozio di abbigliamento  in pieno centro a Vibo e anche nell’hinterland vibonese nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “Insomnia”. Non un eccezione ma una regola, insomma. Arcaica e attuale.

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